“Sono il sogno proibito di tanti”, così il candidato alla presidenza della Regione di Sicilia Vera, Cateno De Luca, risponde ai microfoni durante la presentazione di Catania. Non lascia spazio all’immaginazione De Luca, carichissimo e con le idee chiare: dare filo da torcere ai candidati di centrodestra e centrosinistra, prendere quanti più voti possibili per essere poi seduto al tavolo delle trattative e muovere le pedine dello scacchiere da protagonista.

“No alle offerte”

“Andiamo avanti – dice – con la consapevolezza che ci sono le condizioni per un progetto frutto di un’azione strutturata sul territorio ma che diventa una proposta che sta attirando i partiti in modo trasversale per una soluzione che oggi non si è avuto il coraggio di portare avanti”. E a chi si propone come alleato al momento chiude la porta in faccia. “Diciamo no alle offerte, non ci interessano le poltrone e andiamo avanti alla luce del sole e con le idee chiare”.

Stoccata a Salvini

De Luca ha anche  incontrato il leader della lega Matteo Salvini con cui ha parlato di Messina ma anche della vicenda siciliana. “Non posso discutere con chi critica la gestione dei rifiuti e dell’acqua del governo Musumeci e poi è in giunta con Musumeci”, dice e aggiunge: “Credo di non far paura a nessuno, anzi spero che continuino a sottovalutare la nostra azione”. I piani per le elezioni sono chiari. “Centrodestra e centrosinistra busseranno da noi. Con il premio di maggioranza avremo un governatore che avrà massimo trenta deputati. Io punto a vincere ma se questo non si verificherà chi vince dovrà sedersi al tavolo con noi e accettare il nostro programma”.

“Liberiamo la Sicilia dal pizzo della politica”

“Liberare la Sicilia dal pizzo legalizzato della politica”, questa la prima azione che De Luca ha intenzione d’intraprendere una volta arrivato a Palazzo d’Orleans.  Un esempio? “Mi viene il vomito vedere Zaia aprire punti nascita in violazione della legge, qui in Sicilia continuiamo a usare la sanità con una gestione politico-mafiosa”.

Il candidato Ismaele La Vardera

“Siamo una banda di persone vere per distruggere la Banda Bassotti della politica”. Ismaele La Vardera inizia così la sua campagna elettorale. Il giornalista siciliano, per otto anni inviato di punta delle “Iene”, aveva annunciato la sua decisione mercoledì scorso sul suo profilo Facebook.  Non sarà soltanto il portavoce del candidato alla presidenza di Sicilia Vera: “concorro per essere eletto al Parlamento siciliano a Palermo e provincia”, ha spiegato il giornalista. A Casa Minutella, Ismaele La Vardera.  La cravatta nera, simbolo iconico della trasmissione tv, ha lasciato spazio alla tie rosso infuocato con il marchio del movimento fondato da De Luca. La Vardera ha raccontato i motivi della sua decisione a Casa Minutella.  La decisione era stata annunciata sui social mercoledì scorso.

La Vardera,”Io poco credibile? Ho rifiutato di tutto dalla casta politica”

A chi lo accusa di essere poco credibile per il precedente della candidatura-movie a SIndaco di Palermo del 2017, il giornalista replica così: “una persona che rifiuta incarichi di governo, che ha rifiutato posti da sottosegretario e che oggi avrebbe ruoli politici a livello nazionale se avesse seguito quella strada, ed invece decide di raccontare come funziona il sistema, non è  credibile?”. Per La Vardera,  “la politica ha bisogno di tornare ad essere credibile e per tornare ad esserlo, figure come Sicilia Vera e Cateno De Luca, il presidente che ho deciso di sostenere, hanno quella credibilità che alla politica manca. Perché ha un contatto con la gente vera.