Dopo la visita ieri sera a Termini Imerese e il fuori programma condito dallepolemiche a casa di uno degli operai Lear ex indotto Fiat, questa mattina il Ministro Di Maio ha fatto il toru dei paesi della fascia catanese e siracusana colpiti dal terremoto del 6 ottobre.
“Nella legge di bilancio ci sono 5 miliardi per gli investimenti, tra cui anche quelli che riguardano le ristrutturazioni antisismiche. I soldi ci sono -ha detto – e, come ho promesso ai sindaci quando ci siamo visti a Roma, non è una questione di fondi, ma di quantificare per bene tutti i danni e metterci al lavoro per risarcire quelle che sono le amministrazioni che sono state colpite dal sisma”.
Il vicepremier Luigi Di Maio a Paternò è giunto, assieme al capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, per un sopralluogo nei paesi del Catanese, dell’Ennese e del Siracusano colpiti dal terremoto e dall’alluvione delle scorse settimane.
Gli interventi, ha annunciato, vanno fatti a partire dalla “messa a norma degli edifici, in modo tale che i terremoti non danneggino più soprattutto quelli pubblici e le scuole dei nostri figli”. Anche sull’edilizia privata, ha detto Di Maio, “bisogna fare una stima dettagliata”. “Lavoreremo giorno e notte – ha detto – questo lo assicuro a tutti i cittadini, per ritornare alla normalità”.
“Siamo qui per far visita ai sindaci e ai cittadini dei comuni colpiti dai terremoti e dall’alluvione degli scorsi giorni – ha spiegato Di Maio – i tempi devono essere veloci”. Il vicepremier ha “ringraziato la presenza della protezione civile nazionale”, col capo dipartimento Angelo Borrelli. “Questi sono giorni – ha osservato – in cui quantificheremo in modo dettagliato i danni ed è chiaro che si parte da scuole ed edifici fondamentali per la comunità. Si portano avanti tutte quelle iniziative che servono a risarcire, ricostruire e ridare agibilità agli edifici”.
Il leader pentastellato, che era accompagnato anche dal Vice Presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri, non si è sottratto alle polemiche di caratura politica e nazionale. “Sono sei anni che dicono che ci sono fratture all’interno del Movimento 5 Stelle e che mi vogliono fare fuori, ma alla fine queste leggende metropolitane si infrangono sempre contro i fatti e i fatti sono che questo governo va avanti e ha portato già a casa dei provvedimenti importantissimi che erano nel programma del M5se nel contratto di governo”.
“Non soltanto il movimento – ha sottolineato il vicepremier – ma tutto il governo è compatto, e mai come in questo momento, a vedere chi ci accusa e chi ci attacca, viene la voglia di andare avanti”.
“Sovranità è una parola che è all’interno della nostra Costituzione. Non é una brutta parola. Tutti sono preoccupati del fatto che all’interno di questo Governo qualcuno voglia riaffermare la sovranità di un Paese come l’Italia. Ma è proprio perché avevano ed hanno dimenticato la Costituzione in tutti questi anni che oggi siamo ridotti così”.
“Non ci sono più soldi – ha aggiunto – per gli investimenti nella sanità, nella scuola e nei servizi. Quindi sovranità è una bella parola che significa che appartiene al popolo. Anche a chi si spaventa della parola popolo, populismo, ricordate la Costituzione”.
“Le tre misure” del reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, e quota 100 sulle pensioni “sono collegate perché se mandiamo l’anno prossimo in pensione cinquecentomila persone, si liberano cinquecentomila posti di lavoro, che reinseriremo, con tanti giovani e meno giovani, attraverso la formazione dei centri per l’impiego nel programma del reddito di cittadinanza”.
“Come tranquillizzare i mercati? Dicendo che non usciamo dall’euro. Perché tutti si sono convinti, a causa di una narrazione sbagliata che qualcuno ha voluto fare, e non noi del governo, che l’Italia voglia uscire dall’euro e dall’Europa. Noi non soltanto ci stiamo bene, ma tra alcuni mesi si vota per le europee e quindi l’Europa diventa di nuovo quella dei cittadini. Io sono sicuro che a livello europeo – ha aggiunto Di Maio – tutti i cittadini provocheranno una scossa forte, politica, per mandare a casa questa classe dirigente che in questi anni ha tagliato la nostra sanità, le nostre pensioni, il welfare ed i servizi ai Comuni, con il debito pubblico che è perfino aumentato”.
“Standard and Poor’s non ci ha declassati. Siccome bisogna leggere il negativo anche dove non c’e, stamattina tutti dicono che ci ha ‘mazzolati’. Invece deve essere ben chiara una cosa: questo Governo non arretra, si farà il reddito di cittadinanza, si farà la pensione di cittadinanza, si farà la quota 100 per mandare in pensione le persone”.
E, infine, sui titol dei giornalid iquesta mattina “Io non ho litigato con Draghi. Ho solo espresso un parere, come lui esprime i suoi. E credo che questo sia un Paese libero in cui tutti possiamo esprimere la nostra opinione”. Lo ha detto Luigi Di Maio rispondendo alle domande dei giornalisti, a Paternò, su governo e manovra.
“Noi andiamo avanti e ci facciamo scivolare addosso tutti questi ‘moniti’ che arrivano da Istituzioni che in passato hanno approvato il peggio del peggio. Hanno detto sì alle peggiori nefandezze di questo Paese come il Jobs Act, la legge Fornero e i soldi alle banche. Noi diamo sostegno alle banche, ma non ci mettiamo un euro degli italiani”.
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