Quando i carabinieri suonano al campanello di casa sua corre a nascondere la cocaina. Ma quando poi apre la porta si accorge con i militari sono con l’infallibile cane antidroga Riley e capisce che non avrà scampo. E così è andata effettivamente per un giovane di Mascali, nel catanese, arrestato perché trovato in possesso di stupefacente.

L’attività

L’operazione è dei carabinieri della stazione di Mascali, coadiuvati dai colleghi del nucleo cinofili di Nicolosi che hanno arrestato un 26enne residente nella cittadina della provincia Catanese nella flagranza di reato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’attività è maturata nel corso dei servizi perlustrativi dei militari durante i quali era stato notato uno strano viavai di giovani nei pressi di un’abitazione di via Etnea dove per l’appunto risiedeva il 26enne, una “vecchia conoscenza” delle forze dell’ordine per specifici reati concernenti gli stupefacenti.

L’indagine

Un’attenta attività info investigativa di supporto, inoltre, ha indotto i carabinieri a dare concretezza alle ipotesi investigative che erano state raccolte. E’ stata quindi organizzata una perquisizione domiciliare e sin dalle prime battute i carabinieri hanno capito di avere fatto centro. Dopo aver suonato il campanello, i militari hanno sentito concitazione e rumori all’interno dell’abitazione mentre l’uomo si attardava ad aprire la porta di casa. Si è intuito che stesse facendo qualcosa nel tentativo di disfarsi della droga.

Il pusher afflitto

In seguito però il presunto spacciatore ha aperto l’uscio ai militari ed ha visto la presenza del cane antidroga “Riley”. A quel punto ha manifestato in maniera evidente il proprio scoramento, consapevole che di lì a breve sarebbero sorti i suoi problemi. Infatti, appena iniziata la perquisizione, l’animale ha segnalato più volte ed in più punti dell’abitazione la presenza di droga fino a quando, all’interno di una scatola a muro per i collegamenti dell’impianto della Tv, ha trovato un borsello contenente una pietra di cocaina e 4 dosi della stessa sostanza stupefacente già confezionate per la vendita al dettaglio.

I soldi provento di spaccio

I carabinieri hanno invece rinvenuto in un cassetto la somma di 350 euro, anch’essa sequestrata perché ritenuta provento dell’attività di spaccio. Per il 26enne sono arrivati gli arresti domiciliari, successivamente convalidati dall’autorità giudiziaria che ha stabilito come misura cautelare l’obbligo di firma.

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