Otto condanne, alcune assoluzioni parziali per un capo di imputazione e due assoluzioni. E’ la sentenza pronunciata dalla terza sezione penale del Tribunale di Catania nel procedimento nato dall’inchiesta Black Job, su indagini della Guardia di Finanza, per presunti casi di corruzione all’Ispettorato del Lavoro.

L’abuso d’ufficio e le assoluzioni

Come scrive La Sicilia, Le due assoluzioni riguardano la contestazione dell’abuso d’ufficio per Antonino Nicotra, difeso dall’avvocato Tommaso Tamburino, perché “il fatto non è previsto dalla legge come reato”, e per falso ideologico per Anna Maria Catanzaro, difeso da Antonio Cannavaro, per “non avere commesso il fatto”. Per Nicotra il reato è stato depenalizzato dopo la derubricazione dall’originaria contestazione di corruzione fatta dallo stesso pm Fabio Regolo.

Le richieste

pubblico ministero ha replicato e ha deciso di chiedere l’assoluzione per l’ex deputato regionale Marco Forzese, l’ex direttore dell’Itl Tito Amich e per l’imprenditore Salvatore Calderaro. I tre sono stati al centro della sparizione di un fascicolo dagli uffici di Amich: Forzese lo nascose – come registrarono le telecamere delle fiamme gialle- sotto il giubbotto dell’imprenditore. Il faldone poi fu trovato sotto il materasso della madre di Calderaro.

La sentenza

Il tribunale ha accolto la richiesta di Regolo e ha assolto tutti e tre dal reato di corruzione ma li ha condannati per occultamento di atto pubblico. Forzese, difeso dall’avvocato Mario Brancato coadiuvato da Giuseppe Grasso, è stato condannato a 3 anni. Stessa pena per Calderaro, difeso da Giuseppe Lo Faro.Alla fine l’ex direttore dell’Ufficio Territoriale del Lavoro Domenico Amich è stato condannato a sette anni, l’ex responsabile dell’Ufficio Legale dell’Ispettorato Maria Rosa Trovato a sei anni e un mese).Gli altri imputati condannati sono l’ex direttore sanitario dell’Asp di Catania Franco Luca (sei anni di reclusione), Ignazio Maugeri, rappresentante legale dell’Enaip (sei anni), Giovanni Patti (sei anni e un mese), Salvatore Calderaro (tre anni).

Condannato per falso ideologico, a un anno di reclusione, pena sospesa, Giovanni Franceschino.Il pm aveva chiesto per Luca e Maugeri l’assoluzione. Completano il collegio difensivo gli avvocati Carmelo Peluso, Carmelo Calì, Salvatore Trombetta, Isabella Giuffrida, Giuseppe Rapisarda, Enzo Mellia, Turi Liotta.

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