“Chiederemo che il presidente della Regione, Nello Musumeci, possa essere nominato soggetto attuatore dell’ordinanza di Protezione civile, che ci permetterà di velocizzare tutti gli interventi”.

Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità in Sicilia, Ruggero Razza, durante una pausa dei lavori dell’Unità di crisi nell’isola sul Coronavirus.

“Stiamo lavorando – ha aggiunto Razza – per individuare due hub, uno per la Sicilia Orientale e l’altro per quella Occidentale, per realizzare aree di quarantena se dovesse essere necessario, perché bisogna programmare, anche se come in questo momento non c’è la necessità. Sono già attivi 70 posti letto anche con aree ‘negative’. Al momento si sono registrati meno di dieci casi sospetti in Sicilia, ma, cosa importante, sono stati tutti immediatamente diagnosticati in 12 ore grazie ai tamponi che eseguiamo nei Policlinici di Palermo e Catania”.

Sulle gite – ha precisato l’assessore – ci uniformeremo alla decisione delle scelte nazionali, ma al momento non mi pare che sia il caso di sospendere quelle da molto tempo programmate. Per i migranti abbiamo chiesto al ministero maggiore attenzione ricordandoci sempre che la Sicilia non è il confine del Sud dell’Italia, ma dell’Europa, e siccome ci sono stati casi al sud del Mediterraneo c’è preoccupazione, ma da parte dell’Usmaf è stata affrontata adeguatamente, come per porti e aeroporti”.

“Non ci sono ragioni per eccessivo allarme – ha ribadito l’assessore Razza – perché tutte le regioni italiane hanno adeguatamente previsto percorsi necessari. Ricordo a tutti, in caso di sospetta malattia, di evitare di andare al pronto soccorso, ma di chiamare il 112 e il numero nazionale del ministero della Salute, il 1500, o rivolgersi al medico di famiglia, da dove arriverà il percorso migliore da seguire”.

Intanto nel resto del Pese l’allarme si diffonde dopo i casi di contagio soprattutto in Lombardia mentre anche in Sicilia si sviluppa una continua psicosi soprattutto nei piccoli centri dove si susseguono allarmi su persone rientrate dalla Cna, da Taiwan e da altri Paesi orientali tanto da costringere i sindaci a continue comunicazioni circa l’inesistenza di casi comprovati di coronavirus.

“Ci attenderemo a tutte le indicazioni che dovessero arrivare a livello nazionale. Noi siamo grati al ministro della Salute, Roberto Speranza, con cui stiamo attivamente lavorando perché davanti a un’emergenza l’unità nazionale è un valore indiscutibile e noi daremo la nostra massima collaborazione a tutte le altre Regioni”. Lo ha affermato l’assessore alla Sanità in Sicilia, Ruggero Razza, durante una pausa dei lavori dell’Unità di crisi nell’isola sul Coronavirus.

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