Una donna è morta in Lombardia ed è il secondo decesso legato al Coronavirus in Italia. La donna era stata ricoverata ed era in attesa del risultato del tampone che, però, sarebbe arrivato solo dopo che il suo cuore ha smesso di battere. La scorsa notte, invece, c’è stata la morte del 78enne Adriano Trevisan, uno dei due pazienti anziani contagiati nel padovano. L’altro, 67 anni, è un compaesano della vittima. Entrambi, infatti, sono originari di Vò Euganeo.

Registrato, poi, un altro caso in Lombardia. Si tratta di un uomo residente di Sesto ed Uniti, comune di poco più di 3mila abitanti della provincia di Cremona. È ricoverato all’ospedale Maggiore della città lombarda. Subito scattate le misure di sicurezza. Nella notte, tra l’altro, il sindaco Francesca Maria Viccardi ha diramato un’ordinanza che, «in attesa di ulteriori provvedimenti della Regione, invita in via precauzionale e provvisoria la cittadinanza intera a limitarsi di intrattenersi in luoghi di ritrovo e assembramento pubblico».

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Il bilancio aggiornato è di 29 pazienti risultati positivi ai test del Coronavirus tra la Lombardia e il Veneto. Ventisette di questi risiedono in Lombardia, mentre due sono i casi accertati in Veneto, ai quali va l’aggiunto l’anziano di Vò Euganeo morto nella serata di ieri.

Il terzo contagiato in Veneto è un 67enne di Dolo, ricoverato in rianimazione all’ospedale di Padova. Lo ha confermato il governatore Luca Zaia, riferendo che il terzo caso è stato certificato all’una della notte scorda. Zaia ha anche confermato che la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all’esterno dell’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico.

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