Non solo guerra di dati. E’ scontro all’arma bianca anche sui controlli fatti negli aeroporti siciliani per l’allarme Coronavirus. dopo il bliutz del Presidente della Regione Nello Musumeci, all’aeroporto di Catania e le notizie rassicuranti cira l’esecuzione di controlli su tutti i voli in arrivo anche se solo da tre giorni a sorpresa il direttore generale dell’Usmaf, l’Ufficio di sanità aerea e Marittima per la Sicilia, Claudio Pulvirenti, smentisce l’esecuzione degli stessi controlli e conferma che le verifiche vengono effettuate solo sui voli internazionali e su quelli provenienti da Fiumicino.

“Abbiamo potuto constatare – aveva detto sabato il presidente – che, solamente da tre giorni, l’Ufficio della sanità marittima, aerea e di frontiera provvede all’accertamento delle condizione dei viaggiatori su tutti i voli in arrivo. Prima, infatti, il controllo era previsto solo per gli aerei provenienti da Roma o dai Paesi extra Ue. Una vigilanza, quindi, assolutamente lacunosa, così come avevamo denunciato fin dal primo giorno della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Siamo soddisfatti che finalmente la nostra richiesta sia stata accolta, anche se con ritardo, estendendo le verifiche a tutti. Ovviamente, non possiamo fermarci al solo scalo etneo, tanto che abbiamo in programma dei sopralluoghi anche negli altri aeroporti dell’Isola. Ci troviamo, infatti, in un momento particolare nel quale la parola d’ordine è prudenza e non si può lasciare nulla al caso“.

Adesso la smentita di Pulvirenti fa scoppiare un’altra polemica “Comprendiamo la paura con la quale il direttore regionale dell’Usmaf abbia dovuto smentire quello che ha dichiarato pubblicamente davanti al prefetto di Catania, quello che hanno detto a noi i volontari, in presenza dei funzionari di polizia, e quello che hanno visto, nei giorni scorsi, migliaia di passeggeri in arrivo allo scalo etneo” lo attacca il governatore.

“Sono indignato – aggiunge il governatore – e penso che un funzionario dello Stato che mente pubblicamente non abbia il minimo senso delle istituzioni. A questo punto desidero sapere se da Roma è arrivato un nuovo impulso a non controllare i voli che arrivano dalle tre Regioni più esposte. Questa mattina scriverò al ministro Speranza. Basta con questi giochetti sulla pelle dei siciliani”.

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