Prosegue la corsa al voto. E’ tutto pronto, a Pedara, in provincia di Catania, per l’incontro elettorale con la candidata presidente della Regione siciliana, Caterina Chinnici.
L’appuntamento è per questa sera in piazza Don Diego a partire dalle 19.

I presenti all’incontro elettorale

Il programma prevede la presenza dei candidati alle regionali e alle politiche del Partito Democratico.
Dopo il saluto del sindaco di Pedara, Alfio Cristaudo, sono previsti gli interventi di Giovanni Barbagallo, già deputato europeo e regionale, Fabio Roccuzzo, sindaco di Caltagirone, e Mario Giro già viceministro.

A partecipare anche Barbagallo

In chiusura l’intervento di Caterina Chinnici e del “padrone di casa”, il segretario regionale del PD siciliano, Anthony Barbagallo.

“Dare piena espressione all’autonomia”

“L’azione di governo deve dare piena e corretta espressione all’autonomia statutaria della Sicilia, troppo spesso mortificata in questi ultimi anni, per farne, attraverso il lavoro, la competenza e l’autorevolezza che ne deriva, uno strumento forte di cui la nostra Regione possa servirsi per dialogare alla pari con le istituzioni nazionali ed europee”
Lo ha detto domenica Caterina Chinnici, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione, durante l’incontro al Palermo Youth Centre di villa Trabia con i circoli provinciali del PD.

“Nuovo governo improntato al dialogo e alla partecipazione”

Caterina Chinnici ha esposto i principali punti del programma di governo soffermandosi, fra l’altro, sulla “necessità di un nuovo metodo di governo improntato al dialogo e alla partecipazione, con il costante coinvolgimento di tutte le componenti sociali nei processi decisionali”, e sull’urgenza di una “semplificazione amministrativa che garantisca tempi certi e più brevi nei servizi ai cittadini e agli operatori economici”.

Dopo le elezioni la resa dei conti nel Pd

Il Pd si riunisce quindi ai piedi dell’Etna. Tuttavia è guerra nel Partito Democratico siciliano impegnato in campagna elettorale in vista della tornata elettorale per il rinnovo del presidente della Regione, dei componenti dell’Ars e per il rinnovo di Camera e Senato. È il parlamentare regionale del Pd Antonello Cracolici che rinvia la discussione alla chiusura dei seggi elettorali. “Il partito siciliano è mortificato dalla ipocrisia della sua classe dirigente – ha detto in una dura nota di due giorni fa l’esponente del Pd Sicilia che annuncia: “Dal 26 settembre si apre la sfida per cambiare tutto”.

La scelta dei candidati non siciliani

A non andare giù a Cracolici è stata la scelta dei nomi che vanno a comporre le liste dei candidati per le elezioni politiche, una scelta che, a suo dire, avrebbe mortificato il partito. “Nella composizione delle liste per le elezioni nazionali – ha detto – in particolare con la scelta di alcuni capilista che non rappresentano la Sicilia, è stata mortificata la dignità del Partito Democratico siciliano”.

Appuntamento al 26 settembre

Cracolici guarda già al giorno successivo alle elezioni, ovvero il 26 settembre. “È stato compiuto un grave errore, tutto questo è accaduto con le ipocrisie della classe dirigente nazionale e con i complici silenzi e l’accondiscendenza della classe dirigente regionale. Ecco perché il mio impegno in questa campagna elettorale è rivolto anche a quello che succederà dal giorno dopo le elezioni: dal 26 settembre si apre una sfida, dobbiamo cambiare il nostro partito nelle fondamenta”.

“Un nuovo Pd”

Poi l’appello del dem. “Dobbiamo costruire un nuovo Pd siciliano e nazionale – ha aggiunto – dobbiamo costruire un Pd con la testa e con il cuore nei territori, che non sia mai più un partito pensato come una sorta di ‘azienda centralizzata’ con filiali in giro per l’Italia”.

Provenzano: “Partito Democratico non è mai stato così unito”

Di tutt’altra idea è, invece, il vice segretario nazionale del Pd, Peppe Provenzano, che a TalkSicilia ha sostenuto che mai come adesso il partito sarebbe unito e compatto. “In realtà – ha detto durante la trasmissione di BlogSicilia – veniamo da un periodo in cui il Partito Democratico non è mai stato così unito come adesso. E in questo momento la stragrande maggioranza della comunità del Partito Democratico non solo è unita intorno allo sforzo del segretario di Enrico Letta di questa campagna elettorale molto bella e molto intensa. Ma è una comunità che vuole combattere e noi siamo presenti in giro”.

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