Finisce e si trasforma in tragedia l’ultimo giorno di Ramadan per una donna pakistana di 46 anni, mamma di 9 figli, alcuni dei quali in tenera età. Il dramma si è consumato in una modesta abitazione di via Ciuffia, un percorso pedonale a scale del quartiere Acquanuova-Madonna del Ponte.

La donna è morta sul colpo

La donna è morta a seguito dell’esplosione di una pentola a pressione. La causa potrebbe essere riconducibile o a un cattivo funzionamento della valvola di sfogo o a un errato uso dello stesso contenitore di alimenti. La 46 enne è deceduta sul colpo. A nulla sono valsi i tentativi mossi dai sanitari del 118 di Caltagirone e dell’ambulanza medicalizzata di Grammichele, il cui medico, non appena giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

Esplode bombola di gas in casa, carabinieri salvano uomo in zona Cibali

Attimi di paura nel quartiere Cibali di Catania, dove a metà gennaio una bombola di gas scoppiò all’interno di un’abitazione. Salvo per miracolo un 38enne ed i suoi figli presenti al momento dell’esplosione nell’appartamento, al piano terra di un palazzo di via Maltese. In particolare, erano da poco passate le 17 di un pomeriggio apparentemente tranquillo, senza particolari situazioni d’emergenza, quando una pattuglia di motociclisti del nucleo radiomobile di Catania, impegnata in un servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa nel quartiere Cibali, stava restituendo al proprietario la sua Ford Ka, rubata qualche giorno addietro e ritrovata dai militari durante la loro attività di controllo del territorio.

Con grande soddisfazione dell’automobilista, si stavano quindi concludendo le ultime formalità burocratiche, quando l’attenzione dei carabinieri è stata improvvisamente attirata da un boato proveniente da poco distante, simile a quello di una forte esplosione, seguito da un irreale momento di silenzio.

L’intenso fragore ha fatto chiaramente temere il peggio ai due militari, che sicuri che fosse successo qualcosa di estremamente grave, sono subito montati in sella ai loro mezzi, percorrendo a sirene spiegate il breve tragitto che li ha condotti al luogo del boato.

Davanti ai loro occhi, una scena assolutamente allarmante, fatta di detriti e parti di abitazione sparsi su tutta la strada, finestre divelte e un folto gruppo di persone in preda al panico.

Immediato l’intervento dei carabinieri, che subito dopo aver appreso dai passanti che in quella casa, sicuramente abitata, era appena esplosa una bombola del gas, senza esitare, si sono diretti verso l’appartamento.

L’intervento dei carabinieri ed il salvataggio dell’uomo

Abbattuta la porta, una volta all’interno hanno trovato, riverso sul pavimento del soggiorno, un uomo in evidente stato di shock e con gli abiti lacerati dalle fiamme. Due in quel momento sono state le priorità dei militari, che si sono divisi per mettere in sicurezza l’area, evitando che la situazione di pericolo potesse degenerare, e soccorrere il malcapitato.

In questo modo, mentre uno dei carabinieri ha staccato la corrente elettrica e chiuso la valvola di alimentazione di una bombola all’interno di una stufa a gas, posta nell’attigua lavanderia, scongiurando il pericolo di una ulteriore deflagrazione, l’altro, con estrema cautela, ha sostenuto il ferito, un 38enne che lavora in un’attività commerciale, aiutandolo a rimettersi in piedi e a uscire all’esterno.

Prima di lasciare l’abitazione, l’equipaggio ha comunque effettuato un sopralluogo nelle altre camere, operazione che ha permesso di scoprire che oltre al malcapitato, in casa c’erano anche i suoi 3 figli minori che, fortunatamente, sono rimasti miracolosamente illesi in quanto, al momento della deflagrazione, si trovavano in un’altra camera.

Tutti i presenti, sia il 38enne che i 3 bambini sono stati subito visitati dai medici del 118 delle ambulanze fatte affluire sul posto, i quali hanno subito accertato come i bambini non avessero subito alcun tipo di lesione.