Procedono a buon ritmo i lavori di demolizione del dismesso ospedale Santa Marta-Villermosa, a Catania. Lo ha constatato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, questa mattina, nel corso di un sopralluogo al cantiere, accompagnato dal direttore del Dipartimento regionale tecnico Salvatore Lizzio e da una rappresentante della ditta esecutrice.
Intervento spedito, lavori ultimati entro l’anno
“L’intervento per abbattere quel brutto fabbricato risalente agli anni Cinquanta – sottolinea Musumeci – procede finalmente spedito e siamo fiduciosi che sarà completato entro l’anno, come da programma”.
Riqualificazione nel cuore del centro storico
“Restituiremo così dignità e visibilità allo splendido edificio settecentesco che era stato inglobato nel complesso edilizio sanitario e riqualificheremo questa importante area urbana di circa 4 mila metri quadrati nel cuore del centro storico”, ha aggiunto il presidente della Regione Nello Musumeci.
Demolizione e poi il restauro del palazzo settecentesco
Finanziate dalla Regione Siciliana, le opere di demolizione sono coordinate dagli uffici del Genio civile etneo. Una volta concluso l’abbattimento delle strutture recenti dell’ex nosocomio, si procederà al restauro del retrostante palazzo settecentesco, opera di Giovan Battista Vaccarini, che ospiterà gli uffici della Soprintendenza, e alla realizzazione di una piazza antistante in cui verrà inglobato anche il giardino esistente.
Il progetto
I lavori di demolizione dell’ex ospedale Santa Marte erano iniziati il 25 gennaio 2021. Un’operazione propedeutica al risanamento di questa zona del quartiere Antico Corso. Prevista poi una grande piazza verde di quasi 4 mila metri quadrati, con spazi per il relax, aree giochi per bambini e per il fitness, energeticamente autonoma, come prevede il progetto di massima finanziato dalla Regione Siciliana, redatto dall’architetto Giuseppe Scannella.
Abbattuti oltre 33mila metri cubi di fabbricato, 11 mila metri quadrati di pavimenti e rivestimenti, più di due chilometri di tubazioni di scarico e 2.600 metri quadrati di infissi. Si stima che verranno eliminate 16 tonnellate di sfabbricidi e 18 di alluminio. La spesa prevista è di due milioni e 330 mila euro.
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