E’ stata  intitolata  al compianto direttore dell’Ersu di Catania, Valerio Caltagirone  la sala Musejon della residenza universitaria di via Oberdan nel capoluogo etneo.

Caltagirone è scomparso prematuramente lo scorso 6 giugno dopo avere combattuto contro un brutto male. E’stato il Cda a decidere per l’intitolazione.

“Il dottor Caltagirone durante la sua direzione dell’Ersu di Catania ha mantenuto sempre un alto profilo professionale ed umano dimostrando nei confronti dell’Ente assoluta abnegazione anche durante la lotta contro la sua malattia” ha sottolineato il presidente Mario Cantarella.

la morte di Caltagirone aveva lasciato di sasso molti colleghi all’interno dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio di Catania (Ersu). Originario di Enna, Caltagirone è scomparso prematuramente dopo aver combattuto contro una brutta malattia.

“La comunità dell’ERSU di Catania piange il suo Direttore dott. Valerio Caltagirone, persona perbene e capace che prematuramente ci ha lasciato. Un pensiero è rivolto ai familiari in questo momento di grande dolore“, è ciò che si leggeva nella nota rilasciata dall’ente regionale sul proprio sito ufficiale nelle ore immediatamente successive alla morte.

Caltagirone, dopo aver mosso i suoi primi passi in politica nel comune di Valguarnera (EN) come consigliere e assessore, era diventato a partire dal 2014 direttore dell’Ersu di Enna, prima di ricevere la carica di dirigente amministrativo e direttore nell’ente di Catania. Era stato scelto dall’assessorato alla Pubblica istruzione della Regione, risultando il primo in graduatoria a seguito di un apposito atto di interpello per soli titoli bandito per ricoprire questo prestigioso ruolo.

Caltagirone guidava l’Ersu di Catania da gennaio del 2016 quando venne nominato dalla Regione. Vantava una lunga esperienza lavorativa nell’ambito della dirigenza della Regione siciliana ed aveva svolto il ruolo di direttore dell’ERSU di Enna prima di approdare all’ufficio della direzione territoriale del lavoro di Enna.

Era stato scelto dall’assessorato alla Pubblica istruzione della Regione, risultando il primo in graduatoria a seguito di un apposito atto di interpello per soli titoli bandito per ricoprire questo prestigioso ruolo.