• Continuano gli eventi parossistici dell’Etna
  • Il Governo regionale avvii subito le procedure per dichiarare lo stato di calamità naturale
  • Lo chiede il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo
  • I sindaci dei Comuni etnei attendono le somme per l’abbancamento e il trasferimento della cenere lavica

“Siamo al quarantaseiesimo evento parossistico dell’Etna, ma cosa aspetta il Governo Musumeci ad avviare le procedure per dichiarare lo stato di calamità naturale? Le casse dei comuni etnei sono allo stremo e, annunci a parte, i trasferimenti di risorse sono assolutamente insufficienti, si tratta di somme irrisorie rispetto al necessario”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.

I sindaci dei Comuni etnei in attesa delle risorse

“I sindaci dei comuni attendono da mesi le somme già spese per l’abbancamento e il trasferimento della cenere lavica – aggiunge Barbagallo – ed è incomprensibile come mai, ancora oggi, la protezione civile regionale non abbia avviato le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità naturale e non abbia trovato le risorse necessarie per assistere la popolazione e i comuni. Suggeriamo – conclude Barbagallo – qualche fiera del cavallo in meno e maggiori sforzi per trovare, tra le pieghe del bilancio della Regione, le risorse da erogare ai comuni in difficoltà”.

Intanto ieri presentato il progetto del Museo dell’Etna

Sono diversi i Comuni del Catanese dove la cenere lavica crea non pochi disagi alla circolazione.
Intanto ieri, con grande soddisfazione, il governatore Musumeci ha presentato al PalaRegione di Catania il progetto del Museo dell’Etna redatto da uno studio di architettura fiorentino.
“Sarà – ha detto Musumeci – un orgoglio per tutta la Sicilia”.

Lo stato di calamità richiesto da tempo

Non è la prima volta che esponenti politici richiedono lo stato di calamità a causa delle eruzioni vulcaniche dell’Etna. Nel febbraio scorso, stessa richiesta era pervenuta da Marco Forzese, coordinatore di Cantiere Popolare a Catania. Nell’occasione Forzese aveva dichiarato: “Lo stato di calamità per i paesi della cintura etnea colpiti dall’eruzione del vulcano è una misura non solo necessaria ma urgentissima se si considera la situazione nella quale si trovano a causa del Covid”.

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