La società di gestione dell’aeroporto di Catania – la SAC – comunica che “le condizioni attuali, legate all’attività dell’Etna, hanno consentito la riapertura dello scalo”.

Aerei in ritardo, riprende il programma di volo

“Le attività – prosegue la nota informativa della società che gestisce lo scalo di Fontanarossa – saranno però contingentate fino al termine dell’emergenza, con conseguente ritardo nei voli schedulati”.

Come seguire gli aggiornamenti sul proprio volo

“I passeggeri sono pregati di informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree. Informazioni sull’operatività generale dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it

L’Etna fa i capricci

L’attività stromboliana dell’Etna era cominciata alle prime ore di stamane, dal Cratere di Sud-Est. L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, l’ha osservata attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza. “L’ampiezza media del tremore vulcanico a partire dalle 9 circa (ora locale) era in graduale incremento pur mantenendosi sul livello medio. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del Cratere di Sud-Est, intorno ai 2.800-2.900 m. s. l. m.. L’attività infrasonica risulta bassa e localizzata in prossimità del Cratere Bocca Nuova. Le reti GNSS e clinometrica di monitoraggio delle deformazioni non mostrano variazioni significative”.

Intorno alle 12.50 una ‘accelerazione’ della fase eruttiva dell’Etna con una intensa e spettacolare ‘fontana di lava‘ dal cratere di Sud-Est. Dalla ‘bocca’ anche una nube vulcanica che ha raggiunto un’altezza di 10 chilometri e che si dirigeva in direzione Sud-Est.

Gli strumenti dell’Ingv-Oe di Catania osservavano anche “un incremento dell’attività infrasonica che risulta localizzata in prossimità del cratere Bocca Nuova. L’Ingv ha emesso un’allerta per il volo (Vona) di colore rosso”, così l’aeroporto internazionale di Catania è stato temporaneamente chiuso.

Piove cenere

In diversi paesi etnei ‘piove’ cenere e il materiale piroclastico sta coprendo strade, balconi, tetti, campagne e autovetture. Cenere vulcanica a Viagrande, Trecastagni e Zafferana. Lo spazio aereo è stato provvisoriamente inibito al traffico e alcuni voli sono stati dirottati.

Adesso il ritorno graduale alla normalità ma restano attive due colate

Due colate laviche sono presenti nelle zone crateriche sommitali dell’Etna. E’ quanto emerge, però, da osservazioni online e dirette sul campo di personale dell”Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Una, debolmente alimentata, si espande verso Est e il suo fronte lavico rimane confinato in area sommitale raggiungendo una quota di circa 2.900 metri circa. Risulta ancora alimentata anche l’altra colata che si propaga in direzione sud-ovest.

 

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