Condanna all’ergastolo per Filippo Asero, 47enne accusato di aver ucciso la moglie, a Bronte, nel Catanese, con almeno 40 coltellate. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Catania al termine della Camera di Consiglio, ponendo, così, fine al processo di primo grado su questo drammatico femminicidio ai danni di Alda Rotini, 46 anni, originaria di Noto.

L’omicidio

Un omicidio, consumatosi nel settembre del 2021, il giorno della prima udienza per la loro separazione. Dalle indagini è emerso che nel dicembre del 2020, cinque mesi dopo il matrimonio, la donna si rivolse ai carabinieri di Maletto per segnalare il desiderio di interrompere il rapporto alla luce di riferiti comportamenti violenti tenuti dall’uomo, descritto come autoritario e possessivo. La donna e la figlia minorenne vennero trasferite dalla polizia giudiziaria in una struttura protetta, abbandonata volontariamente dalla donna dopo pochi giorni per recarsi presso l’abitazione dei genitori, nel Siracusano

A gennaio 2021 aveva deciso la riappacificazione col marito

I primi giorni del gennaio 2021 la Rotini, inizialmente intenzionata a chiedere la separazione, avrebbe deciso di riappacificarsi con il coniuge, ritornando a vivere con l’Asero.

A giugno, però, la decisione di separarsi

Ma a giugno la donna decise di interrompere la relazione e di avviare le procedure di separazione, tornando dai genitori a Noto. Il primo settembre, qualche giorno prima del delitto, la vittima aveva intrapreso l’attività di badante a Maletto, proprio nei confronti del novantenne al quale, la mattina dell’omicidio, aveva chiesto di essere accompagnata al municipio di Bronte per l’udienza di separazione, salvo poi decidere di recarsi, anche con la sorella e senza preavvisare gli inquirenti come invece aveva fatto in altra circostanza, in casa del marito per ritirare i propri effetti personali.

L’aggressione e l’omicidio

Secondo la tesi dell’accusa, il marito l’ha colpì prima mentre era in auto, con diversi fendenti sferrati dal finestrino, per poi continuare ad infierire su di lei dopo averla trascinata fuori dal veicolo. L’anziano, seduto al posto di guida, nonostante l’età avanzata provò a dare aiuto della donna ma fu raggiunto da una coltellata al braccio destro. Il primo a intervenire fu un carabiniere libero dal servizio che vide Asero tentare il suicidio colpendosi all’addome col coltello.