Gli agenti delle volanti hanno denunciato tre uomini per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose. Ancora una volta a Catania vengono scoperti improvvisati giochi pirotecnici, organizzati da gente che non ha alcuna professionalità e che quindi mette in serio rischio la propria incolumità e quella di chi partecipa a questi spettacoli abusivi.
L’intervento nella notte trascorsa
Intorno alla mezzanotte trascorsa, durante il servizio di controllo del territorio, una pattuglia in transito per via Acquicella Porto, all’altezza di un noto locale, notava tre soggetti chinati sul marciapiede posto al centro della carreggiata, intenti ad accendere degli artifici pirotecnici. Dopo l’innesco, i tre si precipitavano in direzione del locale, al cui esterno erano presenti una cinquantina di persone che assistevano allo spettacolo.
Lo spettacolo per un 18° compleanno
Nel contempo, accortisi dell’arrivo della volante, i soggetti lanciavano verso la sterpaglia antistante il materiale utilizzato per l’innesco dei fuochi. I poliziotti intervenivano subito a bloccarli e identificarli: i giovani, che erano privi di alcuna autorizzazione per l’accensione dei fuochi, giustificavano il loro gesto riferendo di averlo compiuto per dei festeggiamenti di un diciottesimo compleanno. Accertati i fatti, gli agenti hanno proceduto a denunciare in stato di libertà gli autori delle accensioni non autorizzate, con ciò interrompendo la condotta illegale che avrebbe potuto provocare serie lesioni alle tante persone presenti.
Tante operazioni nelle ultime settimane
Sono numerosi i fiochi d’artificio abusivi che sono stati scoperti nel catanese nelle ultime settimane. L’ultimo proprio nei giorni scorsi con la denuncia di un uomo per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose. La pattuglia, transitando nei pressi del cimitero, notava in strada un individuo intento ad accendere le batterie di alcuni razzi pirotecnici piazzati in serie, a poca distanza l’uno dell’altro, lungo il marciapiede. Nell’immediatezza dei fatti l’uomo, una volta fermato e identificato, dichiarava di aver acceso i fuochi per commemorare un defunto. Si appurava, inoltre, che aveva già esploso cinque batterie di fuochi e si accingeva ad accenderne altre tre. Messo in sicurezza tutto il materiale esplodente mediante l’ausilio di personale degli artificieri, gli agenti interrompevano l’accensione dei fuochi ponendo fine, ancora una volta, al malcostume diffuso in città di festeggiare eventi privati o commemorare defunti con l’esplosione di fuochi d’artificio.
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