Operazione a vasto raggio della polizia tra Catania e provincia. Il bilancio è di due arresti, una denuncia e la chiusura di un locale ristorativo.
I due arresti
I due arresti sono stati entrambi su Catania città ed hanno riguardato due distinte operazioni. In un caso un giovane di 25 anni è stato accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A fermarlo una pattuglia che transitava in zona Nesima. Il soggetto alla vista dei poliziotti frettolosamente si allontanava dalla strada entrando all’interno di un’abitazione. Gli agenti, tenuto conto dell’atteggiamento sospetto hanno voluto effettuare una perquisizione all’interno dell’appartamento in cui era entrato il giovane e venivano rinvenuti circa 130 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e altro materiale idoneo al confezionamento in dosi della sostanza. Alla luce dei fatti il venticinquenne catanese veniva arrestato e sottoposto ai domiciliari. Le altre manette sono scattate ai polsi di un uomo originario di Augusta, nel siracusano, per inosservanza delle prescrizioni impostegli dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. La sua presenza era stata segnalata con un altro individuo, che è fuggito, mentre armeggiava tra le auto in sosta in piazza Duca di Genova. Si appurava che l’uomo era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Fuochi d’artificio non autorizzati per un defunto
La denuncia ha invece riguardato un uomo per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose. La pattuglia, transitando nei pressi del cimitero, notava in strada un individuo intento ad accendere le batterie di alcuni razzi pirotecnici piazzati in serie, a poca distanza l’uno dell’altro, lungo il marciapiede. Nell’immediatezza dei fatti l’uomo, immediatamente fermato e identificato, dichiarava di aver acceso i fuochi per commemorare un defunto. Si appurava, inoltre, che aveva già esploso cinque batterie di fuochi e si accingeva ad accenderne altre tre. Messo in sicurezza tutto il materiale esplodente mediante l’ausilio di personale degli artificieri, gli agenti interrompevano l’accensione dei fuochi ponendo fine, ancora una volta, al malcostume diffuso in città di festeggiare eventi privati o commemorare defunti con l’esplosione di fuochi d’artificio.
Le violazioni anti-covid
Ad Acireale invece è incappato nei controlli della polizia un ristorante all’aperto sul litorale di Capo Mulini dal quale proveniva musica ad alto volume. Al momento del controllo, gli agenti verificavano la presenza di circa 80 avventori che erano in tavolini ravvicinati tra loro, distribuiti in numero ben superiore ai quattro consentiti, appurando immediatamente la violazione delle regole stabilite per la “zona gialla” cui attualmente è sottoposta la Sicilia. Molti dei presenti, dopo che si sono accorti dei controlli, si allontanavano dal locale, altri si alzavano dal tavolo, pur permanendo sul posto, allo scopo di rendere difficile la loro individuazione nei tavoli in sovrannumero e, quindi, evitare la sanzione. Inoltre, veniva rilevata la presenza di un duo canoro, con impianto di amplificazione e tastiere, che eseguiva musica dal vivo a volume elevato; circostanza, anche questa, non consentita dalle attuali restrizioni per prevenire la diffusione del Covid. Peraltro, il titolare del locale non era in possesso della prevista autorizzazione della Siae. Al ristoratore venivano contestate le violazioni alla normativa anti covid, che prevedono il pagamento di una multa di 400 euro e il locale è stato sottoposto a chiusura per 5 giorni.
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