I carabinieri della stazione di Grammichele hanno denunciato un 23enne con l’accusa di gestione illegale delle acque reflue. I militari, impegnati in operazioni finalizzate alla verifica dei requisiti prescritti dalla normativa vigente, hanno passato al “setaccio” diversi esercizi commerciali del comune di Grammichele. A conclusione del controllo in un autolavaggio hanno accertato che il titolare proseguiva nella gestione dell’attività pur essendo sprovvisto della prevista autorizzazione Aua, l’Autorizzazione Unica Ambientale, che viene rilasciata dal Comune.
Una serie di irregolarità
A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che il titolare non aveva inoltre provveduto a comunicare al Comune l’inizio dell’attività attraverso la Scia, che per l’appunto è quella certificazione necessaria rilasciata dall’ente locale che attesta il nulla osta per l’inizio attività. Le violazioni contestate al 23enne comporteranno il pagamento di sanzioni pecuniarie per un importo complessivo di 2.582 euro, oltre ad aver chiuso nell’immediatezza l’attività per mancanza dei requisiti previsti.
Il sequestro nel Siracusano
Nel gennaio scorso i militari della capitaneria di porto di Siracusa hanno sequestrato un autolavaggio per violazioni ambientali. La struttura si trovava in prossimità del Porto Grande, a ridosso della caserma della Guardia costiera in piazzale IV Novembre, ai piedi di Ortigia. L’ispezione aveva permesso di accertare presunte anomalie nell’effettuazione dello scarico delle acque reflue provenienti dal lavaggio degli automezzi consistenti nella mancata applicazione delle prescrizioni inerenti il corretto processo di chiarificazione delle stesse e quindi di separazione dai fanghi e olii derivanti dall’attività di lavaggio.
La relazione dei militari della capitaneria di porto di Siracusa è finita ai magistrati della Procura che avevano disposto il sequestro. Un provvedimento che venne adottato al fine di consentire al personale della guardia costiera di Siracusa, su delega della stessa Autorità Giudiziaria, di effettuare gli ulteriori approfondimenti mirati a definire gli accertamenti di polizia giudiziaria in materia ambientale, a tutela della fascia costiera e del mare.
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