La Procura per i minorenni di Catania ha inviato una lettera ai ministri dell’Interno e delle Infrastruttura, al Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione e al Prefetto, con la quale quale chiede che “i minorenni non accompagnati siano fatti sbarcare” da nave Diciotti. La notizia resa nota da Intersos è stata confermata dalla procuratrice Ajello. Sulla nave della Guardia costiera ci sono 177 migranti, compresi 29 minorenni non accompagnati.

Nella missiva, la Procura per i minorenni di Catania “evidenzia che sono stati elusi i diritti” dei 29 minorenni non accompagnati tra cui “il divieto di respingimento, essere accolti in strutture idonee, avere un tutore, presentare domanda di protezione internazionale e di essere ricongiunti ad eventuali parenti regolarmente soggiornanti in altri stati europei”. La Procura “attende riscontro per poter avviare il procedimento a tutela dei minorenni presso il Tribunale per i minorenni cosi come previsto dalle normative vigenti”. L’iniziativa della Procuratrice Ajello fa seguito alla segnalazione di 29 minorenni non accompagnati sulla Diciotti segnalati dal team Unicef-Intersos presente a bordo, chiedendo all’Autorità Giudiziaria di “intervenire, per tutelare i diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali, dalla normativa europea e da quella italiana”.

Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, è salito a bordo. Il magistrato è titolare dell’inchiesta sul trattenimento dei profughi a bordo della nave.

Patronaggio ha emesso un decreto di ispezione che ha eseguito personalmente insieme alla Guardia Costiera a cui ha delegato l’indagine. “La Guardia Costiera – ha detto – si sta prodigando per rendere più vivibile possibile la situazione dei migranti a bordo e ha mostrato ancora una volta grande professionalità”. Tra i 29 minori non accompagnati c’è anche una bambina. Oltre a effettuare l’ispezione ed accertare le condizioni dei profughi, anche al fine di valutare se siano stati privati illegittimamente della libertà personale, il magistrato ha parlato col medico e i mediatori culturali a bordo e sentito alcuni testimoni.

La Procura di Agrigento ha aperto un’indagine per sequestro di persona e arresto illegale sul trattenimento a bordo della nave Diciotti dei 177 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera. L’inchiesta è a carico di ignoti. Le ipotesi di reato inizialmente previste potrebbero essere modificate in base a valutazioni normative ancora in evoluzione vista la complessità del caso.

“Ma l’Europa vuole battere un colpo?”. E’ l’appello del premier Giuseppe Conte che in un post avverte: “Ancora una volta l’Italia sta mostrando il suo volto umanitario, ma il prezzo non può essere rimanere abbandonata a sé stessa”. “Le Istituzioni europee, che pure su mia sollecitazione avevano accolto l’idea di una cabina di regia, cosa aspettano a intervenire per operare la redistribuzione dei migranti che sono a bordo della nave italiana Diciotti, ancorata nel porto di Catania?”, aggiunge.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.22

“Sulla nave Diciotti ci sono 29 bambini? Loro scendano, faccio un passo oltre”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una diretta Facebook.

“Se ci sono dei bambini possono scendere adesso, degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso” ha aggiunto.