Rischio vendita all’asta per il Palasport di Acireale. Sulla struttura pende un procedura esecutiva e per la quale da tempo si discute di rinegoziazione del mutuo e di acquisizione al patrimonio comunale. A denunciarlo il parlamentare dell’Ars Anthony Barbagallo.
“Il Palasport di Acireale, che ha ospitato per anni i più importanti eventi artistici con indiscutibili e rilevanti ritorni economici e che costituisce una risorsa importante nel quadro di uno sviluppo integrato del territorio metropolitano, punto di riferimento per manifestazioni a carattere regionale, corre il pericolo di essere messo all’asta e venduto a speculatori a causa del ‘singolare’ comportamento dell’amministrazione comunale”dice.
“Il provvedimento del sindaco di Acireale che lo scorso 24 aprile ha comunicato un atto di indirizzo che indica la volontà di non aderire alla richiesta di sospensione del procedimento esecutivo e la conseguente risposta dell’Irfis che ha ribadito da un lato la propria intenzione di procedere all’accordo di rinegoziazione come autorizzato dal Dipartimento delle Attività produttive ma dall’altro che, in difetto, proseguirà la procedura esecutiva volta alla vendita giudiziale del bene, – continua Barbagallo che sull’argomento ha presentato un’interrogazione parlamentare – apre scenari pericolosi e rischia di mettere in discussione il futuro della struttura. Sarebbe opportuno che il governo regionale intervenisse con urgenza, anche con un’eventuale ispezione amministrativa che verifichi la correttezza dell’operato del sindaco. E’ indispensabile accelerare l’iter per la rinegoziazione del mutuo con l’IRFIS inserendo definitivamente la struttura tra i beni indisponibili del Comune ed affidandone la gestione con procedura di evidenza pubblica, in modo che l’intera comunità siciliana possa trarre vantaggio grazie anche alla notevole capacità di richiamo artistico e turistico. Non possiamo dimenticare – aggiunge il segretario Pd – che un’eventuale vendita all’asta sottrarrebbe l’importante struttura sportiva e ricreativa al patrimonio del comune compromettendo le potenzialità di rigenerazione di un territorio sempre piu’ sofferente dal punto sociale. Il Pal’art – conclude il segertario regionale Pd – è invece da considerare quale elemento di una complessiva offerta turistica che integri eventi sportivi, culturali, fieristici e musicali all’offerta culturale, naturalistica e del benessere del territorio che vede il Parco archeologico e paesaggistico della valle dell’Aci , la Riserva naturale della Timpa, l’auspicabile rilancio delle Terme di S. Venera. Tale sistema, sostenuto dagli interventi in tema di mobilità già avviati, possiede tutte le caratteristiche per divenire un importante attrattore turistico-culturale in ambito regionale”.
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