Sarà intitolato al recordman Angelo D’Arrigo, l’uomo che volava con le aquile e che sorvolò con il suo deltaplano l’Everest e i grandi deserti, il piazzale antistante la funivia dell’Etna.

La cerimonia è in programma sabato 26 marzo e rientra nell’ambito delle celebrazioni per il decennale della scomparsa di D’Arrigo. Proprio nel sito che porterà il suo nome sarà apposta una grande scultura in pietra lavica, ma l’intera giornata ricorderà il campione dei cieli che per primo spiccò il volo sull’Etna in eruzione.

Nel corso della giornata, infatti, si svolgeranno attività sportive, culturali e di animazione di vario genere e si concluderà con un concerto dell’orchestra sinfonica all’interno dei crateri Silvestri con lancio di lanterne volanti che si alzeranno in cielo, al tramonto, in suo ricordo.

Un rito, questo, che si sarà replicato in contemporanea nelle catene montuose a lui care, in tutte le parti del mondo.

Angelo D’Arrigo è stato l’uomo che più di ogni altro ha fatto vivere il mito di Icaro, anzi lo ha superato: insegnò a volare a diversi rapaci rintroducendoli nel loro habitat naturale. Suo il famoso progetto imprinting  così come sono da attribuire a lui diverse scoperte sulle nuove tecniche di volo.

Morì in un incidente aereo durante una manifestazione organizzata a Comiso.

effelle

 foto da angelodarrigo.com