‘In aula per raccontare alcuni dati del mio ministero. Abbiamo salvato vite e protetto un paese, quello che non è accaduto dopo perchè dopo di me ci sono stati morti annegati e diritti negati. Mi dispiace solo di dovere far perdere tempo a giudici, avvocati, forze dell’ordine in un’aula bunker che solitamente è impiegata per processi di mafia. Io sono un cittadino italiano rispettoso di quello che la giustizia mi chiede per rispondere di quello che avevo promesso agli italiani di fare: bloccare il traffico di esseri umani e il business dell’immigrazione clandestina senza fare male a nessuno. Sono curioso di sentire cosa diranno in aula Conte, Di Maio, Toninelli e gli altri ministri che con me condividevano questa linea”. Così Matteo Salvini entrando nell’aula bunker di Bicocca a Catania per l’udienza preliminare sul caso Gregoretti.
Si tratta della seconda udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona dell’ex ministro dell’Interno per i ritardi nello sbarco da nave Gregoretti di 131 migranti ad Augusta il 31 luglio 2019.
Nell’aula bunker del carcere di Bicocca davanti al Gup Nunzio Sarpietro, che li ha convocati come testimoni, sono stati chiamati a deporre gli ex ministri dei Trasporti, Danilo Toninelli, e della Difesa, Elisabetta Trenta. Il premier Giuseppe Conte sarà sentito a Roma dal Gup Sarpietro dopo che il premier si è avvalso del secondo capo dell’articolo 205 del Codice di procedura penale prevedendo che il presidente del Consiglio può chiedere di “essere esaminato nella sede in cui esercita il proprio ufficio, al fine di garantire la continuità e la regolarità della funzione cui è preposto”.
Prossime audizioni, come testimoni, saranno quelle del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dell’allora vice premier Luigi Di Maio e dell’ambasciatore Maurizio Massari. Il 3 ottobre scorso, il Gup Sarpietro ha emesso un’ordinanza che dispone le loro audizioni testimoniali per “fare un’adeguata verifica adottata a livello governativo, in materia di immigrazione all’epoca dei fatti e ai rapporti con l’Ue anche con riferimento al cosiddetto ‘Patto di governo'”.
Salvini è accusato di avere, “abusando dei poteri” da allora ministro dell’Interno, “privato della liberta’ personale i 131 migranti bloccati a bordo della Gregoretti dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio” ma nella memoria difensiva depositata per il procedimento c’è anche il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa.
La presenza di questa prova viene confermata dall’avvocato Giulia Bongiorno difensore di Salvini.
E intanto slitta l’altro processo per Salvini per materia analoga che si deve tenere a Palermo. E’ stata rinviata al 9 gennaio l’udienza preliminare prevista per oggi nella Procura di Palermo per l’inchiesta Open Arms che vede l’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e abuso di atti d’ufficio per la vicenda Open Arms. Ne da’ notizia la stessa Ong, sottolineando che il rinvio è legato alla concomitanza con l’udienza a Catania, dove è presente il leader della Lega, per il caso Gregoretti.
“La vicenda – si legge in una nota di Open Arms – si riferisce ai fatti accaduti nell’agosto del 2019, quando il nostro rimorchiatore, dopo aver soccorso 162 persone durante tre diverse operazioni di salvataggio, rimase 22 giorni di fronte alle coste di Lampedusa prima che venisse concesso un porto di sbarco. Oltre a noi, molte le associazioni presenti oggi a Palermo che chiederanno di costituirsi parte civile, tra queste Asgi, Giuristi Democratici, Legambiente, Cittadinanza Attiva”.
“Il 28 gennaio siamo a Roma, il 9 gennaio a Palermo, per non fare un torto alla Sicilia occidentale, per un altro processo ancora più incredibile: una nave spagnola che raccoglie migranti in acque maltesi, aveva avuto la disponibilità della Spagna, ma ha deciso di venire in Italia, con una interlocuzione con il governo spagnolo a cura del ministro Toninelli”. Così l’ex Matteo Salvini sullo slittamento al 9 gennaio prossimo a Palermo dell’udienza preliminare sul caso Open Arms che era stata fissata per oggi. “Mi spiace per la quantità di tempo e denaro sprecati – ha aggiunto – soltanto perché qualcuno in Parlamento ha deciso di fare un processo politico. E ringrazio il giudice Sarpietro perché è molto preciso, puntuale informato e competente”.
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