Decenni di carriera alle spalle, ma per un  migliaio e passa di docenti immessi quest’anno per la prima volta in ruolo, oggi è come se fosse il primo giorno di scuola.

E non solo per le valigie fatte e disfatte per una cattedra assegnata chissà dove o per la  famiglia lasciata, ma sopratutto  perché con in mano il troppo agognato contratto a tempo indeterminato, c’è ancora tanto da sapere.  Se ne è parlato in un seminario promosso da  FLC CGIL Catania e associazione professionale Proteo Fare Sapere.

Dalla funzione docente alle pratiche di ricongiunzione e riscatto, dalla organizzazione didattica in team all’autonomia di sperimentazione e responsabilità, sono tutti argomenti quotidiani e di grande impatto rispetto alle migliaia di lavoratori sempre più confusi e preoccupati e che hanno bisogno di consulenza, risposte immediate, precise ed esaustive.

L’incontro segue ad un precedente momento formativo condotto da Anna Fedeli, segretaria nazionale FLC CGIL e da Gigi Caramia, del Centro nazionale FLC CGIL, che è stato dedicato al tema dei pensionamenti e legge Fornero – Ricostruzioni di carriera: dalla Legge Tremonti alla Legge 107/2015 e al quale hanno partecipato, oltre ai consulenti responsabili dell’ufficio sindacale FLC di Catania e degli Sportelli territoriali della provincia etnea, i responsabili INCA di Catania ed Acireale, le Strutture FLC provinciali di Messina, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta.

“Ancora molti restano i nodi da affrontare – ha sottolineato la segretaria generale Antonella Distefano – in un periodo storico dove i diritti acquisiti non sono più tali e in cui i lavoratori, dopo decenni di contributi versati, rischiano di vedere dimezzato il proprio assegno di pensione o di essere bloccati a lavoro fino ad un’età impensabile qualche anno fa”.