I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nel corso di specifici servizi volti a garantire la sicurezza dei prodotti posti in libera vendita, hanno sottoposto a sequestro 1 milione e 779 mila luminarie natalizie non sicure, individuate in un esercizio commerciale di Misterbianco.

In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Catania hanno effettuato una serie di controlli nel capoluogo etneo e nei Comuni del circondario, individuando in un negozio all’ingrosso gestito da un cittadino cinese 7.087 confezioni di addobbi luminosi prive delle certificazioni di sicurezza previste per legge.

Gli articoli, infatti, non sono stati sottoposti ai rigorosi controlli preventivi volti a garantire un sicuro utilizzo da parte degli ignari acquirenti, facendo correre a questi ultimi il rischio di incorrere in pericolosi incidenti.

I finanzieri hanno quindi sottoposto a sequestro la merce e contestato al gestore cinese dell’attività commerciale l’inosservanza degli obblighi previsti dal Codice del Consumo, segnalandolo alla locale Camera di Commercio per le relative sanzioni amministrative.

L’intervento, volto ad assicurare la piena serenità e sicurezza in occasione delle prossime festività natalizie, sottolinea l’incessante impegno delle Fiamme Gialle teso alla tutela dell’economia legale e dei consumatori.

Lo scorso 30 ottobre, ancora la Guardia di Finanza, a Messina, ha sequestrato oltre 145mila articoli ritenuti non sicuri e scoperto sei lavoratori in nero, tra cui uno che percepiva il Reddito cittadinanza. I prodotti sequestrati dalle Fiamme Gialle erano privi dei previsti requisiti di conformità e sicurezza ed erano pronti per la vendita in due esercizi commerciali gestiti da operatori di origine cinese. Sono oggetti utilizzati per le prossime festività natalizie e articoli da bricolage per bambini ed altri prodotti “dannosi” per la salute degli utilizzatori, come profumatori per ambiente a combustione.
I militari hanno inviato una segnalazione alla Camera di Commercio di Messina, per l’applicazione delle previste sanzioni pecuniarie. Durante i controlli le Fiamme gialle hanno anche trovato sei lavoratori ‘in nero’, uno dei quali percepiva anche il Reddito di cittadinanza. I lavoratori ed i due imprenditori cinesi sono stati segnalati agli uffici Inps per i provvedimenti del caso.
Quasi tutti i prodotti non avevano il marchio “Ce”, che attesta la conformità europea agli standard di sicurezza e garanzia, né informazioni necessarie sulle etichette, previste dal Codice del Consumo, su produttore, importatore, materiali impiegati, istruzioni, eventuale presenza di sostanze dannose e precauzioni d’uso.

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