“La Tavi al centro Cuore Morgagni di Pedara”. Con un pizzico di orgoglio il Dott. Salvatore Tolaro ha dato la notizia spiegando come questo sia stato uno dei motivi principali del convegno che si è svolto proprio al Centro Cuore, sabato 11 marzo, con il coordinamento scientifico del Prof. Corrado Tamburino, A.O. U. Policlinico Vittorio Emanuele P.O. Ferrarotto Catania, e dello stesso Dott. Salvatore Tolaro, Centro Cuore Morgagni Pedara.
“Anche al centro etneo, – continua Tolaro – i pazienti affetti da stenosi valvolare aortica degenerativa potranno essere trattati con la Tavi, un intervento poco invasivo che si effettua con il paziente sveglio”. Una speranza in più, quindi, per tutte le persone più deboli, soprattutto gli anziani, che non potrebbero essere trattati con l’intervento chirurgico tradizionale.
A ‘battezzare’ questa nuova possibilità interventistica al Centro Cuore è stato proprio il professor Corrado Tamburino che, con la sua equipe, già da qualche tempo ha sviluppato queste tecniche avanzate all’Ospedale Ferrarotto di Catania. Il must è sempre lo stesso: “Nel giro di qualche anno le nuove tecniche soppianteranno la chirurgia”.
I dati, come ha ricordato Tamburino durante i lavori, sono davvero positivi con il tasso di mortalità dei pazienti notevolmente diminuito in pochissimi mesi. Per il continuo e costante aggiornamento dei professionisti del settore, ma anche per il miglioramento e l’evoluzione degli strumenti tecnologici e, in questo caso, delle protesi.
Tamburino ha anche ribadito che, per il bene dei pazienti, non esiste competizione tra pubblico e privato: anche per questo l’equipe del Ferrarotto ha voluto consegnare le proprie conoscenze ai colleghi del Centro Cuore, anche per far fronte alle numerosissime richieste di questo tipo di intervento arrivate negli ultimi mesi.
“Il concetto di scuola – ha detto il prof. Tamburino – non è legato solo all’istituzione. E’ un concetto legato ad un percorso che deve coinvolgere tutta la classe medica e tutte le realtà cardiologiche. Rispetto a qualche anno fa, questo tipo di cure vengono effettuate su tutto il territorio regionale. L’obiettivo è fare in modo che il trattamento sia uniforme per tutta la regione. Il percorso di cardiologia interventistica strutturale che si è intrapreso al Centro Cuore Morgagni è qualcosa di fortemente voluto: quando il dott. Tolaro mi disse che voleva effettuare le Tavi alla Morgagni, gli risposi che il tempo non era ancora maturo. Adesso lo è. Abbiamo intrapreso un programma che ha portato grande gratificazione a tutti, ma soprattutto ha portato benefici ai pazienti”.
La cardiologia strutturale, infatti, si pone come alternativa più che valida, e certamente meno invasiva, alla chirurgia, ma anche alla terapia medica che, invece, ha ancora un elevato standard di mortalità.
Durante il congresso del Centro Cuore Morgagni si è, dunque, guardato al futuro, ma anche al recentissimo passato, con il bilancio di ciò che è stata la cardiologia strutturale nel 2016. Spazio poi all’aggiornamento vero e proprio e alle macro area dedicate alla Tavi e alla Mitroclip: la selezione dei pazienti, le nuove tecnologie e i primi dati.
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