Una donna denunciata dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamento di animali per aver abbandonato due cani sotto il sole e in cattivo stato si salute.

I cani sotto il sole

I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante nella scorsa mattinata sono intervenuti in via Cristoforo Colombo dove era stata segnalata la presenza di cani abbandonati. I militari, arrivati nello stabile indicato ed avuto accesso al lastrico solare, hanno riscontrato effettivamente la presenza di due cani meticci di media taglia, lasciati sotto il sole cocente, in cattivo stato di salute e costretti in anguste cucce.

Gli animali sequestrati

I Carabinieri hanno identificato la proprietaria dei cani, una 47enne catanese, denunciata per maltrattamento di animali. Personale specializzato del Reparto Ambientale della Polizia Locale è intervenuto ed ha provveduto a sequestrare entrambi i cani e a trasportarli presso una struttura idonea per le cure del caso. Nel corso della verifica la donna è stata sanzionata per non aver messo il previsto microchip a uno dei due cani.

Altre denunce nel Catanese

Animali detenuti illegalmente, corse clandestine di cavalli, mattone selvaggio e abusi ambientali. Operazione a vasto raggio nel catanese nelle scorse settimane dove sono stati individuati cardellini, tartarughe e zanne di elefante con varie violazioni per la detenzione illegale di animali. In questo contesto anche un’operazione che ha portato a 9 denunce per abbandono di rifiuti, ed ancora abusi edilizi e corse clandestine di cavalli. A Paternò è stato individuato un soggetto responsabile di detenzione di fringillidi, sprovvisti di anelli che, successivamente al sequestro e dietro autorizzazione dell’autorità giudiziaria, sono stati rimessi in libertà. Le verifiche effettuate presso gli esercizi commerciali consentono spesso di rilevare la detenzione illecita di esemplari tutelati dalla “Convenzione di Washington” come nel caso di un sequestro di 2 zanne di elefante. Nel comune di Misterbianco in un’abitazione privata sono stati sequestrati, e poi liberati in natura, dei cardellini e un verzellino, privi di anelli identificativi e di documentazione comprovante la regolare detenzione.

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