L’assemblea dei soci della Pubbliservizi, la partecipata della ex provincia regionale di Catania, ha bocciato il bilancio del 2015.

Ne dà notizia una nota diffusa dal sindaco della Città Metropolitana, Enzo Bianco che annuncia per il prossimo 13 dicembre un incontro con i rappresentanti sindacali per illustrare i dettagli riguardo la strada da percorrere per giungere ad un nuovo assetto di Pubbliservizi.

“Nonostante questo atto obbligato dovuto a numerose irregolarità nel bilancio – commenta Bianco – non lasceremo nessun dipendente in difficoltà, l’azienda rappresenta un valore per la Città Metropolitana e continuerà ad erogare i consueti servizi per i comuni e i cittadini senza soluzione di continuità”.

Bianco ha assicurato che verranno garantiti i servizi svolti nella Città metropolitana, dalla manutenzione di scuole ed edifici pubblici a quella delle strade e a vari servizi sul territorio: “Dopo un’approfondita analisi della situazione – prosegue il sindaco metropolitano – su cui sarà necessario un accertamento delle possibili responsabilità, è stato detto “no” al bilancio proprio per salvare l’azienda e garantire il lavoro ai 400 ed evitando rischi che falsamente e strumentalmente sono stati paventati in questi mesi”.

Il presidente di “Pubbliservizi” Adolfo Messina ha quindi diramato una nota in cui ricostruisce quanto sarebbe avvenuto durante l’assembla: “Il Socio Città Metropolitana di Catania – sostiene Messina – fa la dichiarazione di voto che non avrebbe approvato il bilancio. Subito dopo, si allontana, facendo mancare il numero legale ancor prima che si dichiarasse chiusa la discussione e si passasse alla votazione della delibera a norma dello statuto – che regola esattamente le fasi di deliberazione – bloccando così il funzionamento dell’assemblea, facendo mancare il numero legale”.

Conclude, infine, Messina: “Il Collegio sindacale ha affermato, come già dichiarato nella propria relazione del settembre scorso, che in mancanza di approvazione di questo bilancio, che conferisce continuità all’azione intrapresa da questa Dirigenza e di interventi straordinari sul capitale sociale da parte del Socio, la Società non sarà in grado di continuare ad operare. E, pertanto, così come affermato in assemblea dallo stesso Collegio sindacale e da oggi è in liquidazione. A nulla valgono altre rassicurazioni, come quelle riportate nel comunicato stampa della Città Metropolitana. Occorrono i fatti. Oggi non ne vediamo”.

Intanto in una nota congiunta le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil, con le loro federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti esprimono preoccupazione per la vicenda che si sta sviluppando attorno al bilancio della Pubbliservizi.

“Chiediamo rassicurazioni – aggiungono i sindacati – per il presente e per il futuro dei lavoratori, che in questi anni hanno dovuto sopportare sacrifici non indifferenti. Per tale motivo riteniamo non rinviabile un incontro con il sindaco della Città metropolitana, in modo da avere ulteriori chiarimenti sulla situazione”.