Con l’arrivo del nuovo anno abbiamo chiesto a Giacomo Rota, Segretario Generale CGIL di Catania, di fare il punto sulle vicende relative all’occupazione rimaste in sospeso nel corso del 2015.

“Ritroviamo aperte molte questioni – afferma Rota – a cominciare dalle vicende industriali catanesi. Abbiamo il caso della Myrmex che ancora non vede soluzione; le partite relative alla crisi dell’edilizia e alla vicenda della Tecnis che sono tuttora aperte e preoccupanti; c’è la questione che non vede chiusura del PUA e di corso dei Martiri e ancora – prosegue il Segretario – i problemi dell’edilizia scolastica e le tensioni in agricoltura, dove caporalato e lavoro nero la fanno da padroni e dove pesa l’assenza dello Stato.

Abbiamo un governo regionale poco attento allo sviluppo del territorio – continua Rota –  e rimangono aperte tutte le vicende che riguardano le grandi scelte. Su tutto questo chiediamo che ci sia una grandissima attenzione del governo nazionale e di quello regionale: la legge di stabilità è molto distratta sul Sud.

Per quello che riguarda l’amministrazione comunale, che cogliamo come un’amministrazione presente a Catania – sottolinea il Segretario – chiediamo di finalizzare tutta una serie di questioni: è stata definita la governance del Teatro Stabile, noi daremo il nostro contributo; crediamo che il Teatro Bellini debba essere messo in sicurezza in via definitiva e riteniamo che sulla cultura, a Catania, bisogna fare qualcosa in più: mi riferisco alle istituzioni culturali da salvaguardare, soprattutto.

Detto questo – conclude – riteniamo che complessivamente occorre uno sforzo di tutti gli attori di questa città, da quelli sociali alle istituzioni, per  innescare il meccanismo che aiuti la città  ad uscire dalla crisi”.

a cura di Federica Di Chiara