Continua sul Nove “Avamposti-Uomini in prima linea”, la docu-serie che racconta la quotidianità delle stazioni dell’Arma dei carabinieri. A marzo altre due nuove storie, firmate da Claudio Camarca e realizzate da “Stand by me” in collaborazione con l’Arma dei carabinieri che saranno in onda il 21 e il 28 marzo alle ore 21.25 e già disponibili su discovery+. Il 21 marzo i riflettori si accendono sul quartiere di Librino a Catania e si filmerà l’attività della stazione di Nesima, ogni giorno impegnata in un territorio difficilissimo.

Il racconto

Dopo le puntate ambientate a Reggio Calabria e Torino, continua il racconto della vita di quartieri e rioni delle città italiane dove malaffare, degrado e crimine la fanno da padroni. In queste terre di frontiera i carabinieri affrontano quotidianamente le vicende degli esclusi, i traffici delle narcomafie e gli illeciti, anche legati alla criminalità organizzata, diventando l’unico baluardo in difesa dello Stato e dei cittadini. Le puntate seguono il lavoro dei militari dell’Arma, trascorrendo con loro una manciata di giorni in queste caserme di frontiera dando modo di scoprire realtà complesse, violente, ma sottolineando al tempo stesso l’umanità di questi uomini al servizio del Paese.

La difficoltà delle periferie

In queste fotografie si rivela ancora una volta la realtà di tutta l’Italia dalle periferie del sud a quelle del nord: da Catania, in occasione della “Giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia”, fino alla cosmopolita Milano. Il focus è sempre la vita di quei quartieri dove il carabiniere è visto dai criminali come un nemico da combattere, mentre invece per i cittadini onesti è un eroe di solidarietà e legalità.

La puntata su Catania

Protagonista della puntata del 21 marzo è l’avamposto della stazione dei carabinieri di Nesima, vicino al quartiere di Librino, che negli ultimi anni è stato segnato da una vera e propria guerra di stampo mafioso. Un territorio sofferto e complesso, in cui al dominio dei clan storici di Cosa Nostra, come i Santapaola o i Cappello, si affianca un sottobosco di associazioni criminali indipendenti, minori ma non meno pericolose. La presenza della mafia costituisce per questa zona un male notoriamente endemico, che non si riesce mai a sradicare del tutto, che riguarda principalmente il traffico di stupefacenti, ma anche ambiti come il mondo delle scommesse sulle corse dei cavalli. Per fronteggiare questa rete criminale i carabinieri combattono giorno dopo giorno, con interventi continui e costanti, senza arrendersi e mai da soli. Al momento di entrare in azione su obiettivi sensibili, come un intervento in una piazza di spaccio particolarmente attiva o un arresto di più soggetti in contemporanea, possono infatti contare sul supporto del nucleo operativo della compagnia di Fontanarossa, del nucleo cinofili e del reparto delle aliquote di primo intervento.

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