Incontreranno gli studenti a Catania, Messina, Caltagirone, Patti, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. Sono gli scienziati dell’AIRC in arrivo in Sicilia per “I giorni della Ricerca”.
Anche in Sicilia arrivano i giorni per la Ricerca sul Cancro che prevedono incontri nelle scuole e nei teatri che vedranno protagonisti giovani ricercatori. Gli appuntamenti sono organizzati dalle Delegazioni AIRC di Catania e Messina che, per l’annuale raccolta fondi da destinare alla ricerca scientifica, promuove l’evento di charity “Catania per AIRC”, domenica 10 novembre al Teatro Massimo Bellini di Catania con il concerto jazz di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, presentato dall’attrice Manuela Ventura.
Ai giovani ricercatori AIRC in tour nelle scuole di tutta Italia il compito di raccontare la “missione” che ogni giorno portano avanti nei laboratori italiani ed esteri, accomunati dalla volontà di sconfiggere il cancro e di alleviare la sofferenza dei malati.
Da Milano, Dipartimento Bioscienze (UniMI), dove è professore associato, è in arrivo in Sicilia Thomas Vaccari; da Roma Silvia Piconese, ricercatrice del Dipartimento di Medicina Molecolare all’Università La Sapienza. Entrambi lavorano a progetti di ricerca finanziati dall’AIRC e dunque finanziati da sostenitori, volontari e testimonial, a cominciare dagli stessi cittadini.
Numerosi gli appuntamenti con gli studenti siciliani, ai quali i due ricercatori racconteranno attraverso quali studi e percorsi – anche all’estero – fanno oggi questo mestiere. Faranno il punto sulle nuove frontiere della ricerca e proveranno ad avvicinare i giovani al mondo delle scienze. Ecco il calendario dei prossimi giorni fra Catania e Messina e le rispettive province.
Fra i progetti di ricerca finanziati da AIRC in Sicilia, c’è quello del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Catania. Diretto dal chimico Salvatore Sortino, coinvolge un team tutto femminile che studia in laboratorio la molecola dell’ossido nitrico (NO): “Il nostro lavoro – spiega Sortino – è una combinazione fra nanotecnologie e utilizzo di fasci di luce: fabbrichiamo nanoparticelle da attivare con la luce durante la chemio, innescandole su una zona specifica del corpo”. La squadra etnea delle ricercatrici AIRC è formata da cinque chimiche: Aurore Fraix (prima linea, proveniente dalla Francia con una borsa di studio “Marie Curie”), Cristina Parisi, Federica Letta, Chiara Giunta e Carola Calcagno, più due colleghe di Torino e Napoli.
Commenta con Facebook