Sette persone, ritenute affiliate al clan Santapaola-Ercolano, indagate, a vario titolo, per estorsione pluriaggravata in concorso sono state arrestate da carabinieri della compagnia di Gravina di Catania.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania ed è stato convalidato dal Gip che ha emesso un’ordinanza di custodia in carcere anche per un ottavo indagato, che era già detenuto per altra causa.

Il reato ipotizzato è di concorso in estorsione. Le vittime sono i titolari di tre farmacie di Mascalucia che da oltre 10 anni erano obbligate a pagare, con la minaccia di gravi ritorsioni, 1.000 euro di ‘pizzo’ ciascuno. Militari dell’Arma, a conclusione di intercettazioni, pedinamenti e servizi di osservazione, sono riusciti a fare emergere la responsabilità dei fermati, che è stata poi confermata anche dalle dichiarazioni delle stesse vittime.

La Procura Distrettuale di Catania ha disposto il fermo degli indagati, ravvisando la necessità ed urgenza di agire sia perché dalla conversazioni intercettate emergeva il proposito di qualcuno degli indagati di fuggire all’estero perché sospettava di essere oggetto di indagini, sia perché era emersa l’ipotesi di un’azione violenta all’interno del gruppo per dissidi scoppiati tra appartenenti alla stessa banda.

Questi i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip: Fabio Cantone, di 31 anni, Rosario Cantone, di 62, Alfio Carciotto, di 57, Antonio Carciotto, di 27, Salvatore Mazzaglia, di 61, Salvatore Puglisi, di 39, Salvatore Tiralongo, di 43, e Giuseppe Puglisi, di 32. Quest’ultimo era già detenuto per altra causa nella casa circondariale di Bicocca.

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