I funzionari dell’Agenzia dei Monopoli “ADM) di Catania, in seguito a un controllo fisico della merce, segnalato dal sistema informatico di analisi dei rischi in uso all’Agenzia, il Circuito Doganale di Controllo, hanno sequestrato 19.488 bastoni in metallo per tende.

La merce senza diciture

In particolare, gli agenti hanno riscontrato che l’etichetta presente sulla merce riportava la denominazione e l’indirizzo dell’importatore italiano in assenza di qualsiasi indicazione circa l’effettiva origine estera del prodotto. Configurandosi la fallace indicazione di origine, i funzionari hanno provveduto al sequestro della merce e alla notifica all’importatore della sanzione che può andare dai 10.000 a 250.000 euro. L’importatore potrà commercializzare la merce solo dopo aver apposto la prescritta etichetta recante l’informazione della fabbricazione extra UE del prodotto.

Il sequestro dei fertilizzanti

Nei giorni scorsi nove tonnellate di fertilizzanti con etichettatura irregolari sono state sequestrate al porto di Palermo. Ad agire sono stati i funzionari dell’agenzia dogane e monopoli di Palermo, con la collaborazione dei militari del 1° nucleo operativo metropolitano della guardia di finanza di Palermo nel contesto di un’attività di controllo dei flussi merce in import ed export dal porto del capoluogo siciliano.

Assenza di etichettatura

Ad essere stata sequestrata una partita di 9 tonnellate di concime fertilizzante. Gli accertamenti effettuati hanno consentito di constatare l’assenza di etichettatura sui cartoni e sulle confezioni monodose del prodotto fertilizzante in arrivo da un paese extraeuropeo. Gli articoli non risultavano, quindi, conformi a quanto prescritto dal regolamento Ce 2003/2003 relativo ai concimi, il cui articolo 7 dispone che il fabbricante, compreso l’importatore, è tenuto a corredare i concimi Ce delle indicazioni per la loro identificazione.

Il sequestro e le sanzioni

La merce è stata posta sotto sequestro amministrativo, mentre a carico dell’importatore è stata elevata una sanzione amministrativa pecuniaria compresa fra 2.500 e i 6 mila euro, con possibilità di pagamento in misura ridotta di 2 mila euro pari al doppio del minimo della sanzione edittale prevista per la violazione. “L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza, attraverso il loro costante servizio a contrasto dei traffici illeciti – si legge in una nota dell’Adm -, assicurano che le attività all’interno degli spazi doganali si svolgano nel rispetto delle prescrizioni normative di rango nazionale e dell’Unione europea”.