Dal randagismo alla necessità di prevedere anche in Sicilia il percorso internazionale del cosiddetto ‘one health’, cioè la prospettiva di immaginare accomunate, pur nelle legittime ed ovvie distinzioni, la medicina umana e quelle veterinaria.
Sono i temi trattati nel corso del vertice tenuto a Catania, nella sede del Palazzo della Regione, dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e dai presidenti provinciali dell’Ordine dei medici veterinari.
Durante l’incontro, in tema strettamente sanitario, sono stati analizzati vari argomenti, ma in particolare Razza si è soffermato sulle linee guida relative alla legge sul randagismo e sull’opportunità di apportarne delle modifiche migliorative, considerato che la normativa vigente risale al 2000. Si è discusso poi dei disagi causati dalla blue tongue e delle criticità che scaturiscono, specie in alcuni territori, dalla brucellosi.
I veterinari hanno anche rappresentato all’assessore la necessità di individuare una soluzione per gli specialisti ambulatoriali in servizio presso le Asp che operano a prestazione.
Il presidente della Federazione regionale degli Ordini dei medici veterinari, Nicola Barbera ha ritenuto ‘particolarmente proficuo’ l’incontro con Razza auspicando ‘la risoluzione di problemi decennali’.
L’assessore alla Salute, infine, ha proposto ai rappresentanti degli Ordini l’idea di organizzare in Sicilia gli stati generali della veterinaria, un appuntamento che potrebbe mettere per la prima volta allo stesso tavolo anche tutte le organizzazioni che si occupano delle esigenze degli animali e per sviluppare con altri esperti di settore proprio il concetto di ‘one health’.
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