Rischiano di morire dentro il loro appartamento che sta andando a fuoco, madre e figlio sono stati salvati da un carabiniere fuori servizio. E’ successo a Misterbianco, nel catanese, dove una donna e il figlio di 20 anni erano rimasti bloccati dentro casa mentre stavano divampando le fiamme.
La notte di terrore
Nel corso della nottata dello scorso 30 maggio un carabiniere del nucleo radiomobile di Catania, libero dal servizio, è stato messo in allerta da alcune grida provenienti da un appartamento vicino al suo. A chiedere disperatamente aiuto erano una donna rimasta bloccata insieme al figlio 20enne all’interno del loro appartamento, che si trova al piano terra in una limitrofa strada del territorio di Misterbianco. All’interno della casa stava divampando un incendio per verosimili cause accidentali. Il militare è intervenuto prestando tempestivo soccorso ad entrambi e riuscendo a portare i malcapitati al riparo in una zona all’esterno della casa. Operazioni fatte in tempi brevissimi anche perché lo stesso carabiniere si era reso conto della presenza di una bombola di gas nell’immobile.
Il supporto
Nel frattempo, il militare fuori servizio veniva supportato dai carabinieri della locale tenenza che provvedevano a far evacuare due nuclei familiari delle abitazioni adiacenti. Ad essere intervenuti anche i vigili del fuoco che domavano le fiamme e mettevano in sicurezza l’abitazione dopo aver prelevato una bombola del gas che era dentro quella casa. Alla donna, trasportata al pronto soccorso del vicino presidio ospedaliero dai sanitari del 118, veniva riscontrata un’intossicazione da monossido di carbonio. E’ stata poco dopo dimessa con 3 giorni di prognosi.
Nel palermitano altro intervento provvidenziale
Appena qualche giorno fa un altro carabiniere si è reso protagonista di un intervento salvavita. A Capaci, nel palermitano, un uomo si è dato fuoco all’interno di un’abitazione. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 58enne, impiegato comunale, si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco. L’uomo è stato salvato appena in tempo dal provvidenziale intervento dei carabinieri del comando stazione di Capaci. I militari sono subito intervenuti per salvarlo, hanno sfondato la porta, sono entrati nell’appartamento dal quale proveniva quell’odore così penetrante e hanno trovato una persona che si era cosparsa di liquido infiammabile ancora viva, spegnendo le fiamme con una coperta, un salvataggio in extremis che ha scongiurato una tragedia.
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