Nuova offensiva delle fiamme gialle nel catanese per il contrasto all’abusivismo commerciale, contraffazione dei marchi e violazioni alla normativa sulla sicurezza dei prodotti. In particolare, i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania hanno ispezionato un esercizio commerciale di Misterbianco gestito da cittadini di nazionalità cinese e, nel corso dei controlli, hanno rinvenuto oltre 130 mila articoli che riproducevano noti marchi commerciali presumibilmente contraffatti. Numerosi sono risultati i portachiavi delle più note case automobilistiche (Mercedes, Audi, Toyota, BMW, ecc…) e orologi marcati Casio.

Anche i giocattoli taroccati

Tra gli articoli sequestrati non potevano mancare i giocattoli e gli articoli per la scuola riproducenti i personaggi noti ai bambini, come Spiderman, Frozen, Gormiti, Masha&Orso, Pokemon, Doraemon, Lol, Uno, Fortinite, Bing, ed altri ancora. Dei pezzi per cui i finanzieri non hanno nascosto la loro particolare preoccupazione a causa della potenziale pericolosità dovuta alla sconosciuta composizione dei materiali e, soprattutto, alla scarsa qualità costruttiva.

Provenienza della merce non tracciabile

“L’azione di contrasto delle fiamme gialle – si legge in una nota del comando provinciale della finanza – è anche finalizzata alla salvaguardia dell’economia legale in quanto, l’immissione in commercio di un così considerevole numero di prodotti illeciti a prezzi altamente concorrenziali avrebbe influito negativamente nel mercato, creando ulteriori difficoltà in un periodo storico non certo facile per gli onesti imprenditori”. Al momento del controllo non sono stati esibiti documenti commerciali o fatture che attestassero la provenienza della merce e il regolare acquisto da operatori economici cinesi autorizzati all’esportazione in Italia.

I risultati dell’operazione

L’intervento si è quindi concluso con il sequestro di 132.246 articoli contraffatti e con la denuncia alla Procura di Catania due commercianti che gestivano il locale. I due sono accusati della violazione, in concorso, delle norme che regolano l’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, la vendita di prodotti industriali nazionali od esteri, atti ad indurre in inganno in compratore e la ricettazione.

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