Natale nelle corsie degli ospedali per il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Accompagnato dall’assessore per la Salute Ruggero Razza, il governatore si è recato al Policlinico di Catania per testimoniare il messaggio augurale al personale, agli operatori sanitari e ai ricoverati. Domenica il presidente della Regione e l’assessore alla Salute saranno al Civico di Palermo per dare l’avvio alla campagna di vaccinazione nell’Isola. “Sono contento – ha detto Musumeci – di avere trascorso una parte del giorno di Natale, insieme all’assessore Razza, con i sanitari, i volontari, gli operatori di uno dei più grandi ospedali dell’Isola. E’ importante stare accanto ai familiari in un giorno speciale, per condividere insieme il dolore e soprattutto la speranza”.

Ieri il Presidente Musumeci aveva anticipato i suoi programmi di Natale e i suoi auguri  a Casa Minutella, durante la puntata speciale con Marcello Mordino, in diretta su BlogSicilia.it.

“Starò a casa per un giorno, un giorno e mezzo con i ragazzi, i nipoti perché è importante una pausa in un periodo difficile” ha raccontato Musumeci che ha poi ricordato “Noi governatori abbiamo dovuto gestire, d’intesa con il Governo di Roma, con l’assessore Razza, con la Protezione Civile una situazione drammatica ma a volte a lieto fine, di cui speriamo di liberarci presto”.

A proposito del Natale, il presidente ha detto “È una festa di riflessione, di preghiera. Natale ci consente di valorizzare il significato della vita perché la nascita di Gesù è anche continuità e guardare avanti in prospettiva. Vivrò con questo stato d’animo il Natale e lo auguro sereno a tutta la comunità siciliana che ha sofferto tanto e che continuerà ancora a soffrire per qualche mese. All’ospedale Civico di Palermo comincerà la stagione della speranza e saremo lì a salutare quest’evento che entro cinque – sei mesi dovrebbe liberarci da questo morbo», facendo riferimento al via della campagna di vacinazione.

Poi, rivolgendosi direttamente ai siciliani, Musumeci ha detto “Vi parlo prima con il cuore di nonno, di padre. Nessuno di noi era abituato a gestire una pandemia. Mi scuso per i disservizi, per i ritardi e credetemi che abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare perché non eravamo pronti né lo era l’Italia né il resto del mondo. Un ricordo per i 2.200 siciliani che non ce l’hanno fatta e che spesso sono stati portati i ncimitero senza un fiore e il confronto di una lacrima. Auguri a chi soffre, a chi è malato e in difficoltà. Noi siciliani siamo abituati a cadere e a rialzarci. Presto troveremo la luce. Siamo un popolo che sa darsi da fare. Non cerchiamo elemosine. Questo Natale deve servirci per ricaricare e avere la forza di ricominciare. Buon Natale a tutti. Osserviamo le regole. Stiamo lontani in questo Natale per stare sempre più vicini. Se stiamo lontani adesso eviteremo il contagio e finita l’epidemia potremo tornare a riabbracciarci forte forte fino a fare mancare  il respiro”.