È stato dimesso in buona salute, ma ha rischiato la vita un neonato che a 15 giorni di vita è stato ricoverato nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale (Utin) dell’ospedale Cannizzaro per avere contratto la pertosse.
Il bambino aveva fatto accesso al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cannizzaro per gravi difficoltà respiratorie causate da prolungati attacchi di tosse, che a loro volta determinavano scarsa ossigenazione (ipossia) e problemi di alimentazione.
Gli esami prontamente eseguiti su richiesta dell’Unità Operativa di Pediatria, diretta dalla dottoressa Antonella Di Stefano, evidenziavano l’infezione da Bordetella Pertussis, batterio altamente diffusibile per via aerea e capace di mantenere la sintomatologia per lungo tempo oltre l’eradicazione.
“La pertosse è una malattia particolarmente grave nel primo anno di vita, potenzialmente mortale nel primo mese, caratterizzata da una fase catarrale e una fase convulsiva, e a causa della difficoltà respiratoria nei neonati in genere può determinare anche danni cerebrali permanenti e altre complicanze”, spiega il dottore Pietro D’Amico, direttore dell’Uoc di Neonatologia – Utin dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. Oltretutto, in caso di ricovero l’estrema contagiosità della malattia richiede l’isolamento del malato di pertosse e pertanto mette sotto stress l’intero reparto di Utin, che accoglie prevalentemente prematuri o comunque neonati fragili con problemi alla nascita.
Ricoverato in isolamento per due settimane, ora dimesso e in buona salute
Nella fattispecie, il bimbo è stato ricoverato in isolamento per circa due settimane, durante le quali, assistito con professionalità da tutto il personale, è stato sottoposto a trattamento antibiotico e ha ricevuto supporto ventilatorio e nutrizionale parenterale. È stato dimesso nei giorni scorsi in buona salute.
L’appello, “Vaccinarsi contro la pertosse”
“Il messaggio che si ricava da questa circostanza – aggiunge D’Amico – è quello di aderire alla vaccinazione contro la pertosse, proposto attivamente in Italia ai due mesi di vita da circa 30 anni e obbligatorio da alcuni anni. Anche in gravidanza è consigliata una dose alla 27esima settimana e viene proposta alle gravide nei corsi di preparazione al parto del nostro Dipartimento materno-infantile. D’intesa con la Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro – conclude il direttore della Neonatologia del Cannizzaro – ho informato anche l’Ordine dei Medici e il competente servizio dell’ASP di Catania, affinché si possano mettere in campo iniziative di sensibilizzazione dei genitori alla scelta consapevole della vaccinazione come arma di protezione della salute singola e collettiva”.
Commenta con Facebook