Pubblica video dei Carabinieri su TikTok e finisce in carcere. I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania (CT) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, emessa dalla Corte d’Appello di Catania, a carico di Marcello Anfuso, 47enne, poiché ritenuto responsabile di aver violato le prescrizioni della misura degli arresti domiciliari.

In particolare lo stesso, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti, utilizzando il social network TikTok, aveva condiviso dei video in cui venivano ritratti i militari durante i giornalieri controlli che sono stati effettuati presso la sua abitazione, aggiungendo frasi offensive nei confronti degli operanti.

L’uomo aveva ripreso i Carabinieri registrando un video del proprio videocitofono e pubblicandolo sul social network con l’aggiunta della frase “O di pizzo o di chiatto ci rumpunu sempri u… …”, ricevendo molti commenti da parte di altri utenti. Inoltre gli ulteriori accertamenti eseguito dai Carabinieri di Gravina di Catania hanno permesso di appurare che lo stesso utilizzava attivamente anche “Facebook”.

Tali condotte, considerate violazione del divieto di comunicare con persone diverse dai suoi familiari conviventi, hanno portato l’Autorità Giudiziaria etnea a sostituire la misura degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Piazza Lanza.