Con la violenza imponevano la loro linea, il clan catanese Pillera Puntina teneva in scacco l’imprenditoria catanese. E’ quel che emerge dall’operazione scattata all’alba di oggi e che ha portato a 18 misure cautelari in carcere e ai domiciliari. Si tratta di personaggi integrati nel clan e che portavano avanti non solo le estorsioni ma anche usura e traffici di droga.
I nomi
Ecco i nomi degli arrestati su richiesta della Procura. Italo Andrea Abratuzzato di 49 anni, Riccardo Romano Di Mauro di 61 anni, Orazio Finocchiaro di 51 anni, Dario Giuseppe Antonio Ieni di 31 anni, Franceco Ieni di 41 anni, Giuseppe Longo di 45 anni, Francesco Magrì di 52 anni, Graziella Loredana Nicolosi di 45 anni, Rosario Platania di 36 anni, Giuseppe Raneri di 51 anni, Giuseppe Russo di 24 anni, Massimo Spina di 56 anni, Giuseppe Varoncelli di 45 anni, Francesca Viglianesi di 70 anni, Stella Mannino di 58 anni, Helmi Toui di 35 anni, Claudio Natalizio Minnella di 55 anni e Enrico Cristaldi di 57 anni. Sono tutti chiamati a rispondere, a vario titolo, di detenzione e porto di armi comuni da sparo, estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura. Ma anche trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’essere l’associazione armata. Infine di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’avvicendamento ai vertici
Le indagini della squadra mobile hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero i vari ruoli assunti dagli indagati nell’organizzazione. Ognuno aveva diversi ruoli nella gestione, con metodo mafioso, soprattutto estorsioni agli imprenditori locali. Ad essere stata riscontrata anche la presenza di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’essere armata. Operazione che scaturisce da altre inchieste che avevano fatto emergere un avvicendamento ai vertici del clan che esercitava pressioni e violenza. Dario Giuseppe Antonio Ieni era subentrato a Giacomo Maurizio Ieni, storico affiliato alla cosca Pillera-Puntina, nella gestione degli “affari di famiglia”. Lui avrebbe continuato a riscuotere un’estorsione periodica a noti imprenditori catanesi, operanti nel settore dei trasporti e della logistica.
La riscossione a Natale e Pasqua
In occasione delle festività di Natale e di Pasqua, Ieni avrebbe inviato Giovanni Ruggeri a riscuotere una tassa estorsiva semestrale pari a 4 mila euro. Dalle attività estorte arrivavano delle vere e proprie entrate fisse. Alcune nella forma tradizionale, ossia con il pagamento periodico di denaro per ottenere la famigerata protezione. Altre ottenute tramite imposizione di tassi di sconto fuori mercato, in qualunque stagione dell’anno, su capi di abbigliamento di marca, il tutto ai danni di titolari di noti e rinomati negozi catanesi. Dagli sviluppi dell’indagine si è poi evinto che il figlio di Ieni, Francesco inteso “u Castoru”, gestiva invece il traffico delle sostanze stupefacenti. L’acquisto avveniva all’ingrosso dalla Calabria per la cocaina e dalla Spagna per la marijuana. Poi avveniva la successiva vendita nelle piazze catanesi e non solo.
Nessun conflitto
Francesco Ieni avrebbe anche gestito i rapporti con altri clan. Questo gli ha permesso di non entrare in conflitto con gruppi concorrenti per il controllo ed il predominio delle piazze di spaccio, ma, al contrario, di avere rapporti di affari.I contatti e gli accordi sarebbero avvenuti con esponenti dei Cappello-Bonaccorsi e del gruppo Nizza, facente parte della famiglia Santapaola-Ercolano. Anche alcuni di loro sono destinatari della misura cautelare. Ci sono stati diversi arresti in flagranza. Quelli di Giovanni Ruggeri per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Anche di Cristaldi a cui furono sequestrati 10 chili tra marijuana, cocaina e hashish. Per usura altro arresto per Francesca Viglianesi, moglie di Giacomo Maurizio Ieni. Infine le investigazioni avrebbero consentito di appurare come il defunto Giacomo Maurizio Ieni fosse il titolare di fatto di un esercizio commerciale di ristorazione e somministrazione di bevande.
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