Animali detenuti illegalmente, corse clandestine di cavalli, mattone selvaggio e abusi ambientali. Operazione a vasto raggio nel catanese dove sono stati individuati cardellini, tartarughe e zanne di elefante con varie violazioni per la detenzione illegale di animali. In questo contesto anche un’operazione che ha portato a 9 denunce per abbandono di rifiuti, ed ancora abusi edilizi e corse clandestine di cavalli.
A Paternò e Misterbianco
A Paternò è stato individuato un soggetto responsabile di detenzione di fringillidi, sprovvisti di anelli che, successivamente al sequestro e dietro autorizzazione dell’autorità giudiziaria, sono stati rimessi in libertà. Le verifiche effettuate presso gli esercizi commerciali consentono spesso di rilevare la detenzione illecita di esemplari tutelati dalla “Convenzione di Washington” come nel caso di un sequestro di 2 zanne di elefante. Nel comune di Misterbianco in un’abitazione privata sono stati sequestrati, e poi liberati in natura, dei cardellini e un verzellino, privi di anelli identificativi e di documentazione comprovante la regolare detenzione.
A Motta Sant’Anastasia
Nel territorio di Motta Sant’Anastasia un privato è stato trovato in possesso di 5 cardellini e una pernice che sono stati sequestrati e poi rimessi in libertà, mentre 14 esemplari di tartarughe del tipo “Testudo Hermanni” sono stati sequestrati e affidati in custodia al proprietario.
Le violazioni ambientali
Nel settore ambientale ha operato il nucleo investigativo di polizia ambientale, agro-alimentare e forestale (Nipaaf) di Catania ed in particolare nel settore della gestione di rifiuti, dello sversamento di reflui, nel settore edilizio, nel settore degli allevamenti e della tracciabilità alimentare e di mangime. In materia di gestione di rifiuti 9 soggetti riconducibili a 4 ditte operanti nel comune di Catania sono stati denunciati in quanto responsabili di abbandono di rifiuti, fra cui lastre in amianto oltre a diversi sequestri operati su partite di imballaggi in plastica (shoppers) non consentite.
La lente sullo sversamento di reflui
Una campagna di controlli relativa allo sversamento di reflui aziendali, tutt’ora in atto, è condotta insieme ad altre forze di polizia. Altri risultati sono stati conseguiti a seguito di accertamenti relativi ad un caso di esercizio abusivo di attività venatoria con conseguente sequestro delle armi. Insieme alla capitaneria di porto di Catania è stato accertato, presso la locale pescheria, la vendita illecita di anguille che sono state sequestrate e successivamente liberate, nelle acque del Simeto, in area protetta.
L’abusivismo edilizio
Non mancano casi di abusi edilizi accertati come nel comune di Paternò dove è stato accertato un caso di sopraelevazione abusiva. Accertamenti sono stati svolti sulla peste suina africana in aziende zootecniche, dove si è riscontrato un caso di abuso edilizio e irregolarità per mancata denuncia e registrazione dei suini. Insieme allo squadrone elitrasportato dei cacciatori di Sicilia e alla stazione carabinieri competente territorialmente sono stati individuati 3 soggetti responsabili di corse clandestine di cavalli, nonché di mancanza di tracciabilità del mangime utilizzato. In tale circostanza gli animali sottoposti a sequestrato sono affidati all’ Istituto Incremento Ippico di Catania Infine in un’azienda zootecnica inserita all’interno di un’area protetta si è accertato un caso di irregolarità urbanistica, di difetto di tracciabilità di mangime oltre al difetto di requisiti della condizione di giardino zoologico.
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