“Le deliberazioni del CIPE di assegnazione dei fondi alla Sicilia, presentati con toni trionfalistici, suonano come una chiara diffida nei confronti dell’esecutivo regionale e nascondono, persino, non poche insidie”, questo il commento del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, in merito ai 2,3 miliardi di euro che il CIPE avrebbe sbloccato a favore della Sicilia.

Secondo l’esponente di opposizione le dichiarazioni del ministro all’Ambiente, Galletti, che proprio due giorni fa annunciando gli investimenti previsti in Sicilia ha rimarcato ora i soldi ci sono e Crocetta non ha più scusesembrerebbero “come un secco rimprovero al governo regionale per sottolineare l’assoluta mancanza di fiducia nei confronti del Presidente della Regione e del suo governo”.

Falcone, però, specifica anche che le somme del Cipe “non saranno disponibili prima della prossima primavera”.

“Qualcuno, infatti, dovrebbe dire – ha proseguito il parlamentare forzista – che le delibere CIPE saranno firmate dal ministro competente solo a metà settembre, prima di essere ‘bollinate’ dalla ragioneria generale per la relativa copertura finanziaria, per poi essere trasmesse alla Corte dei Conti che, entro fine anno (se tutto andrà bene), dovrebbe apporre il proprio visto. Non prima, dunque, del febbraio 2017, a seguito dell’ufficiale comunicazione agli uffici regionali, si comprenderà la reale dotazione economica. A quel punto la Regione potra’ predisporre gli adempimenti necessari (delibere di giunta, direttive, circolari, ecc.)”.

“Insomma – ha concluso . Falcone – se tutto andra’ bene, e mi pare molto difficile, le prime somme saranno spese quando il governo regionale sarà andato via. Pazienza, Crocetta ha più nemici nel PD e nell’UDC che tra le file dell’opposizione!”