I Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano, con la collaborazione dei colleghi di Viagrande, nel Catanese, hanno arrestato un uomo di 60 anni per atti di violenza e stalking nei confronti della sua ex compagna, una 58enne della frazione di Guardia.

La denuncia della donna

La donna si è recata presso la caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia contro l’uomo, con cui aveva intrattenuto una breve relazione sentimentale. Nel corso di questa relazione, l’uomo aveva usato violenza fisica e verbale nei confronti della donna, picchiandola e offendendola. Inoltre se la prendeva anche con il cagnolino della donna, prendendolo a calci. Nonostante le scuse dell’uomo, la donna aveva deciso d’interrompere la relazione, ma l’uomo aveva continuato a perseguitarla con minacce e insulti.

Atti intimidatori con il materiale sessualmente esplicito

Ma il comportamento aggressivo e intimidatorio dell’uomo non si è fermato qui. Il 60enne, all’insaputa dell’ex compagna, aveva in segreto filmato con il cellulare i loro momenti d’intimità, trasmettendo a quest’ultima le registrazioni per indurla a obbedirgli. Inoltre, minacciava di esporre le foto estrapolate dalle registrazioni in un luogo frequentato dalla donna se questa non avesse ottemperato ai suoi voleri.

La decisione della donna d’interrompere la relazione

La decisione della donna, stavolta irremovibile, d’interrompere quella relazione ha acceso ancora di più la rabbia dell’uomo nei suoi confronti. Desideroso di una ulteriore riconciliazione, l’uomo si era più volte recato presso la casa della donna, ignorando anche la presenza delle forze dell’ordine.

Scatta il divieto di avvicinamento

Non contento, l’uomo si è recato a Viagrande presso la residenza dove la sua ex compagna lavorava come badante per anziani. Fu necessario anche in questo caso l’intervento delle forze dell’ordine. I Carabinieri sono intervenuti tempestivamente, bloccando l’uomo dopo un breve inseguimento, e l’hanno arrestato in flagranza di reato. Inizialmente sottoposto agli arresti domiciliari, l’uomo è stato successivamente sottoposto a un divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi frequentati da quest’ultima, in un raggio di 300 metri.