In pericolosa crescita i reati di violenza nell’era di internet, quindi revenge porn e cyberstalking, anche in Sicilia. Lo attestano io numeri forniti dalla polizia postale di Catania da cui emergono situazioni allarmanti almeno per quanto concerne la zona della Sicilia orientale.

Trend nazionale rispecchiato

Le province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa rispecchiano di massima le statistiche nazionali. Infatti, nei primi mesi del 2022 sono stati 29 i casi trattati di revenge porn, 54 i casi di molestie, 53 quelli di sextortion e 23 di cyberstalking. Con aumenti in percentuale rispetto al 2021 del 50% per quanto riguarda il revenge porn, del 40% per le molestie e del 30% per il cyberstalking, sostanzialmente uguali i casi di sextorsion ma con un aumento delle vittime donne. Aumentano, rispetto al 2021, anche i casi di vittime minorenni.

La giornata della violenza sulle donne

I numeri sono stati resi noti dalla polizia postale in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne. In questo senso è stato organizzato un workshop sul tema della violenza online nelle scuole primarie e secondarie sul territorio nazionale. Gli operatori della polizia postale incontreranno, anche nei prossimi giorni, bambini, adolescenti e ragazzi per aiutarli ad affrontare insieme i temi della educazione digitale e della sicurezza sul web. Revenge porn, sexting e tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie saranno al centro del dibattito.

Obiettivo sensibilizzare

L’obiettivo delle attività è sensibilizzare gli studenti sempre più precoci nell’utilizzo dei device, esposti sulla rete internet e vittime di revenge porn a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online, senza correre rischi connessi a comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. L’avvento della pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci. L’attenzione di genitori e insegnanti deve rimanere molto alta anche sui bambini più piccoli che, obbligati negli ultimi anni dalla pandemia ad approcciare sempre più precocemente il web, rimangono i più fragili ed esposti al rischio online.

Il revenge porn dai risvolti drammatici

Sulla rete internet la violenza sulle donne non ferisce il fisico ma lede la sfera più intima della persona, offendendo e umiliando la vittima a tal punto che la vergogna può condurla al suicidio. Sono molte le donne che denunciano la diffusione non autorizzata di video e foto che le ritraggono in momenti intimi su chat, siti online, social network. Il fenomeno del “revenge porn” colpisce soprattutto giovani ragazze: a volte, a loro insaputa, vengono fotografate o riprese in atteggiamenti sessualmente espliciti dai partner; altre volte, cedono alle richieste dei partner e acconsentono a farsi ritrarre o a condividere immagini intime. Spesso sono gli ex che, finita la relazione, diffondono le immagini per vendicarsi.

Necessitano le giuste informazioni

“Iniziative come quella di oggi – dichiara il dirigente del centro operativo sicurezza cibernetica della Sicilia Orientale, Marcello La Bella – sono di grande utilità perché la giusta informazione è una delle armi migliori per rendere i giovani maggiormente consapevoli sul rischio di essere autori o vittime di revenge porn, sexting e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie. Come purtroppo evidenziano le statistiche, anche il nostro territorio ha visto aumentare le vittime di questi reati e, pertanto, è quanto mai importante sensibilizzare l’opinione pubblica sulla reale gravità di queste violenze”.

I consigli

La polizia postale e delle comunicazioni elargisce una serie di consigli. La prima difesa è sempre la prudenza. Non diffondere immagini e video personali tramite profili social e messaggi. Se si è vittima di revenge porn, contattare immediatamente la polizia postale per ricevere supporto e chiedere informazioni. Per limitare la diffusione sui social di foto che ritraggono in atteggiamenti intimi si può segnalare il reato al garante per la protezione dei dati personali utilizzando il modulo www.gpdp.it/revengeporn. Se si ricevono foto e video sessualmente espliciti che ritraggono altre persone diffonderle ulteriormente fa diventare complici di un reato.

Denunciare

Se ci si accorge che su internet circolano immagini sessualmente esplicite riguardanti la propria persona, è fondamentale chiedere aiuto e denunciare. Non bisogna vergognarsi e bisogna capire che chi ha sbagliato è chi ha condiviso l’immagine. È necessario conservare tutto ciò che può essere utile alle forze di polizia per identificare l’autore del fatto. Si consiglia di non cancellare le chat in cui si viene minacciati o diffamati, le immagini e i video in cui si è ritratti in atteggiamenti intimi che vengono divulgati, l’Id del profilo con cui viene commesso il fatto e l’Url dei siti su cui i file multimediali vengono pubblicati. Infine è possibile scrivere alla polizia postale e delle comunicazioni sul sito www.commissariatodips.it o, in alternativa, ci si può recare personalmente presso qualunque ufficio di polizia per ricevere aiuto. Se si è in pericolo, contattare il numero unico di emergenza 112.

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