Un giovane catanese di 28 anni è stato denunciato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia dopo l’ennesima furiosa lite legata, con ogni probabilità, all’impellente necessità di fare uso di droga.
Il giovane ha preso di mira il padre di 71 anni, contro cui ha sferrato tutta la sua violenza colpendolo con un pugno al volto e alla schiena, per poi minacciarlo di morte.
Vetri distrutti
Non solo, il giovane ha provato a distruggere casa, mandando in frantumi vetri e rovesciando suppellettili. Un atteggiamento aggressivo e violento non più tollerabile dal genitore che ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato. Avendo percepito dell’allarme lanciato dal padre, il giovane ha lasciato la casa prima dell’arrivo dei poliziotti.
Giunti sul posto in pochi minuti, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno trovato il genitore sconvolto il quale ha raccontato di non riuscire più a sopportare la situazione, caratterizzata dai continui comportamenti aggressivi del figlio.
I poliziotti, formati per gestire casi di maltrattamenti in famiglia, hanno innanzitutto tranquillizzato l’uomo per poi ascoltarlo e raccogliere le sue dichiarazioni. A dire del genitore, l’uso abituale di sostanze stupefacenti sarebbe alla base della condotta violenta assunta dal figlio che la Polizia ha deferito all’Autorità giudiziaria.
Un arresto per stalking
Nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione a un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura della Repubblica che dispone nei confronti del presunto autore del reato di atti persecutori il divieto di avvicinarsi alla vittima, mantenendosi a una distanza non inferiore a 500 metri, con applicazione del braccialetto elettronico che, interfacciandosi con il braccialetto, emette un segnale d’allarme segnalando alla persona offesa la vicinanza del potenziale persecutore. Contestualmente il dispositivo segnala la violazione della distanza minima alle sale operative delle forze di polizia che possono prontamente intervenire nel caso concreto. Il sistema permette quindi, una maggiore tutela per la vittima, con la consapevolezza che lo stalker, non appena si avvicina, fa scattare un allarme che permette alla stessa di allontanarsi e avvisare le forze di polizia.
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