Arriva Pint of Science Catania 2019, la terza edizione della manifestazione internazionale di divulgazione scientifica che porta gratuitamente la scienza nei pub di tutta Italia, per discutere delle ultime frontiere della ricerca e dei misteri della natura in mezzo alla gente e davanti ad un boccale di birra. Tra gli argomenti le microplastiche che invadono il nostro mare, le sovrumane capacità di calcolo del deep learning, gli esopianeti, lo scivolamento dell’Etna e non solo.
Nata nel 2012 nel Regno Unito la manifestazione nel corso degli anni è arrivata ad abbracciare 23 città italiane e 24 paesi nel mondo, coprendo tutti e cinque i continenti. L’edizione catanese di quest’anno, promossa da Alessia Tricomi, coordinatore Pint of Science Catania e coordinatore nazionale Pint of Science Italia – vedrà coinvolti quattro pub. Caratteristica di Pint of Science è un modo diverso e originale di portare le ultime frontiere della ricerca scientifica in mezzo alla gente. Niente cattedre e lavagne, ma un boccale di birra in mano per discutere insieme sui misteri della natura e le ultime scoperte che miglioreranno il futuro. Il format, ormai consiste nel fare incontrare il pubblico, ogni sera, con un ricercatore diverso e discutere e interagire su un tema di attualità nel campo dell’astronomia, della fisica, della chimica, della matematica, della biologia o della sociologia. Il tutto con un linguaggio che al tempo stesso risulti semplice ma non banale.
Atoms to Galaxies, Tech Me Out, Planet Earth e Beautiful Mind/Our Body: questi i macrotemi di cui si parlerà, corrispondenti a fisica, scienze naturali, neuroscienze e biologia”. Dodici in totale i talk in programma, uno a testa in ciascun locale per tre sere, tutti con inizio alle 20.30. Tra questi, lunedì 20 maggio l’intervento di Isabella Pagano, direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Catania dell’Inaf al Joyce Irish pub, un viaggio alla scoperta dei pianeti extra solari illustrando le future missioni Inaf in cui Catania è anche in prima linea, mentre, in contemporanea, al Mr. Hyde, Paolo Romano, ricercatore del Cnr-Ibam, responsabile del laboratorio Landis ai Lns dell’Infn, parlerà del legame tra arte e scienza; martedì 21, al The Glory Hole, sarà Maria Vincenza Catania, neuroscienziata del Cnr e premio Telethon, a parlarci di autismo e dei disordini comportamentali; mercoledì 22, al The Boozer, Alessandro Bonforte , vulcanologo, parlerà dell’Etna e dei suoi “scivolamenti” a mare. Tra gli altri ricercatori che animeranno le serate di Pint of Science 2019: Vincenzo Branchina e Paola La Rocca (Dfa – Infn), Giovanni Maria Farinella (Dmi), Maria Josè Lo Faro e Salvatore Guglielmino (Dfa), Giampiero Leanza e Luca Vanella (Dipartimento di Scienze del Farmaco).
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