Un prelievo multiplo di organi è stato eseguito nei giorni scorsi all’Ospedale Cannizzaro di Catania da una persona di giovane età deceduta a seguito di un incidente stradale. Sono stati prelevati cuore, polmoni, fegato e reni, trapiantati su cinque pazienti, e anche le cornee, inviate alla Banca degli occhi.
Il processo di donazione è stato gestito dalla referente dell’Azienda Cannizzaro per i trapianti, Antonella Mo, e dall’équipe dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta da Maria Concetta Monea, in stretta collaborazione con il Centro Regionale Trapianti della Sicilia coordinato da Giorgio Battaglia. Le operazioni di prelievo hanno impegnato i sanitari per diverse ore.
“Ringraziamo di vero cuore la famiglia che, pur provata dal dolore, con un gesto di grande altruismo ha permesso a cinque persone di avere una nuova vita. Un grazie anche agli operatori dell’Ospedale Cannizzaro – dice il Direttore Generale, Salvatore Giuffrida – che hanno seguito con sensibilità e professionalità l’intero percorso, e a tutti gli attori della rete trapiantologica regionale”. La scorsa settimana un’altra paziente, assistita nell’UOC di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Cannizzaro dove è deceduta, aveva espresso il consenso alla donazione degli organi che però non sono stati valutati idonei a causa della patologia di cui la donna soffriva.
I cittadini possono esprimersi sulla donazione di organi e tessuti attraverso cinque modi: 1) la dichiarazione di volontà espressa presso gli uffici Anagrafe dei Comuni al momento di richiesta o rinnovo della carta d’identità;
2) la registrazione presso la propria Asl di riferimento o il medico di famiglia, attraverso un apposito modulo;
3) la compilazione del “tesserino blu” del Ministero della Salute o del tesserino di una delle associazioni di settore, da conservare insieme ai documenti personali; 4) qualunque dichiarazione scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, anch’essa da conservare tra i documenti personali; 5) l’atto olografo dell’Associazione italiana donatori di organi (Aido).
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