L’Osservatorio dei casi di Buona Sanità (OBS), un’associazione no profit che ha come finalità quella di riavvicinare i pazienti e cittadini alle realtà della Sanità che funziona nonostante i disservizi causati da cattiva gestione e politica, con una nota è intervenuto sul tema dei precari della Sanità in Sicilia.

“Appoggiamo al massimo  – si legge nella nota – la campagna di sensibilizzazione del ‘comitato Generazione Precari Sanità Siciliana’: prolungare di sei mesi i contratti dei precari appare una soluzione assolutamente inefficace nei confronti dei pazienti siciliani in primis, che così si trovano a fruire di servizi che sono spesso al limite del sostenibile nonostante i grandi sforzi dei medici; non si può pretendere che i nosocomi funzionino bene, dato che la precarietà del personale medico è direttamente correlata alla erogazione di servizi che soffrono carenza di personale e programmazione”.

“Crediamo – continua la nota dell’Osservatorio –  che , se si continuerà in tal senso, apparirà necessario segnalare alla pubblica opinione che ,ogni qualvolta si registrerà un episodio di disservizi bisognerà pensare alla reale responsabilità, in capo a chi non è capace di mettere gli ospedali in grado di erogare e mantenere i Livelli di assistenza mediante le giuste politiche di assunzione di personale previste dalla legge ed organizzazione della rete ospedaliera”.

“La recente attenzione posta sul tema della Sanità isolana – conclude la nota –  anche dai massimi vertici dello Stato in occasione della visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Catania , anche ad opera del Presidente dell’Ordine dei Medici di Catania , sia viatico per l’Assessorato per una dimostrazione di coraggio e capacità organizzative nei confronti di una generazione di medici isolani che appare compatta nel protestare contro tale situazione”.