“Lavoro e futuro” hanno scandito i dipendenti di Pubbliservizi, stamattina in piazza Duomo per una conferenza stampa accanto ai segretari generali di Cgil-Cisl-Uil-Ugl Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci e ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria Filcams-Fisascat-Uil Trasporti-Ugl Igiene Ambientale Davide Foti, Rita Ponzo, Uccio Lauricella, Santo Gangemi.

“Il 30 settembre la società partecipata della Città metropolitana rischia di chiudere, 380 famiglie catanesi vedono presente e futuro minacciati per colpe certamente non proprie”, hanno affermato gli esponenti sindacali. Che significativamente, nell’incontro con la stampa, hanno voluto lasciare l’ultima parola a un lavoratore: “I politici hanno sfasciato Pubbliservizi, ora devono metterla a posto – ha esclamato Giovanni Zucchero – Sapevano cosa stava succedendo, ma nessuno ha preso le giuste precauzioni per ricapitalizzare l’azienda e rimediare a questa situazione. Siamo stanchi di essere presi in giro. Vogliamo risposte certe, non chiacchiere”.

Da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Filcams, Fisascat, Uil Trasporti e Ugl Igiene Ambientale è stato lanciato alle istituzioni un appello, che è pure un forte atto di denuncia: “Noi non stiamo alla finestra. Siamo in piazza, nelle strade, con i lavoratori della Pubbliservizi in crisi. Aspettiamo con ansia la riunione di domani fissata per le 16 in Prefettura, abbiamo le idee chiare e sappiamo che l’azienda può essere salvata. Non siamo sprovveduti, da tempo agli amministratori pubblici abbiamo offerto inascoltati proposte e idee per impedire il tragico, evitabilissimo epilogo della vertenza. Nei Palazzi qualcuno pensa di leggere la cronaca di una morte annunciata e, intanto, si occupa di campagna elettorale. Sia chiaro a tutti che non permetteremo di far morire Pubbliservizi, ne lasceremo che qualcuno speculi a fini propagandistici sulla sorte di 380 lavoratori e delle loro famiglie”.

“Esiste una strada praticabile, che abbiamo indicato da tempo a Regione e Città Metropolitana – hanno concluso Rota, Attanasio, Meli, Musumeci, Foti, Ponzo, Lauricella e Cangemi – Serve un intervento straordinario, perché non si arrivi alla liquidazione della società. Se si vuole, si può. Ascoltiamo buoni propositi, ma adesso è tempo di fatti!”.

(foto di repertorio)