La mattina del 5 gennaio scorso, la Polizia di Stato ha arrestato R.M., 52 anni, nella flagranza del reato di rapina aggravata.
La rapina presso una stazione di carburante
Nel corso delle ordinarie e periodiche attività finalizzate al contrasto dei reati di natura predatoria, intensificate, su disposizione del Questore di Catania, nel periodo delle festività natalizie, personale della Sezione Crimine Diffuso – Falchi interveniva, su segnalazione della locale Centrale Operativa, presso una stazione di carburante dove era stata commessa una rapina ad opera di un soggetto che – lasciando intendere di essere armato – si impossessava dell’incasso.
Tempestivo intervento della squadra mobile e analisi della videosorveglianza
Il tempestivo intervento degli agenti della Squadra Mobile consentiva di controllare tutte le vie di fuga che l’autore del reato avrebbe potuto imboccare e nel contempo di analizzare le immagini del sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale.
Il rapinatore rintracciato a casa con l’incasso
Tali attività investigative permettevano, in breve tempo, la identificazione dell’autore del reato che veniva rintracciato presso la propria abitazione con l’incasso illecitamente sottratto.
Nei giorni scorsi, l’arresto veniva convalidato dalla competente autorità giudiziaria.
Rapina in pizzeria a colpi di arma da fuoco a Siracusa
Una rapina a colpi d’arma da fuoco si è consumata la sera del 6 gennaio in una pizzeria in via Grottasanta, nella zona nord di Siracusa.
Rapinatore armato di fucile
Secondo una prima ricostruzione, al vaglio degli agenti della Squadra mobile di Siracusa, che indagano sulle vicenda, l’aggressore si sarebbe presentato da solo nel locale, armato di un fucile e per intimidire il gestore avrebbe esploso un colpo, senza ferire nessuno.
La paura tra i residenti
A quel punto, avrebbe arraffato il bottino in cassa e poi sarebbe scappato. La vittima, scampato il pericolo per la propria incolumità, ha chiesto l’intervento della polizia. Tanta la paura tra i residenti della zona e tra i pochi testimoni dell’aggressione che sono stati sentiti dalle forze dell’ordine.
Sventata violenta rapina a Palermo in un autolavaggio
Rapina violenta in un autolavaggio a Palermo, aggredito il custode che ingenuamente i malviventi hanno poi “dimenticato”. Nel senso che dopo averlo colpito inizialmente, lo hanno ignorato durante le fasi del loro raid. Un errore madornale perché nel frattempo la vittima è riuscita a lanciare l’allarme e a far arrestare i due. Gli agenti hanno arrestato due pregiudicati palermitani, di 38 e 34 anni.
La segnalazione e l’intervento
Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio le volanti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenute nei pressi di un autolavaggio nella zona di viale Lazio. Il custode dell’esercizio è riuscito a segnalare la rapina. I poliziotti, all’interno del recinto dell’esercizio, sorprendevano due malviventi che venivano bloccati dopo un breve tentativo di fuga. I due avevano fatto un’irruzione all’interno dell’autolavaggio al culmine anche di un raid di estrema violenza.
L’estintore scaricato
I due erano giunti a bordo di vettura rubata in un altro parcheggio e con il volto nascosto da felpe e mascherine. Hanno quindi minacciato il guardiano di aprire la porta della guardiola. Al suo rifiuto, avevano infranto il vetro della finestra con un estintore strappato dall’alloggio e ne avevano svuotato il contenuto addosso al malcapitato per stordirlo e renderlo inoffensivo. Con uno scalpello in ferro, sottratto in un magazzino di pertinenza del lavaggio, avevano, quindi, forzato un armadietto blindato della struttura così da prelevare una cospicua somma di denaro.
Il guardiano dimenticato
Forse assorti nella ricerca del denaro, i malviventi avevano allentato la presa sulla vittima. Il custode, che nel frattempo si era rifugiato nel bagno attiguo, era riuscito a segnalare la rapina. In pochi minuti, numerose pattuglie di polizia avevano raggiunto l’autolavaggio così da interrompere la catena delle violenze. Addosso ad uno dei due è stato ritrovato l’intero incasso del lavaggio. La somma di denaro è stata riconsegnata al proprietario, così come la vettura, sottratta prima del raid, restituita all’intestatario ancora ignaro del furto.
Soggetti con precedenti
I due rapinatori sono risultati gravati da numerosi precedenti di polizia. Uno dei due, addirittura, avrebbe dovuto trovarsi all’interno della propria abitazione perché era in regime di detenzione domiciliare. L’altro, invece, aveva l’obbligo di dimora. La polizia nei loro confronti ha ipotizzato i reati di rapina aggravata e di furto di vettura, per il 38enne anche l’evasione.
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