Per rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e ricettazione, reati commessi in concorso tra loro e con altre persone arrestate in flagranza di reato il 17 settembre scorso, sono stati arresta dalla Polizia Ivan Bertino di 32 anni, Giuseppe Silvestro di 37 , Paolo Silvestro di 23 anni, Cristian Gallo di 31 e Gabriele Vassallo anche lui di 31 anni.

Da quanto emerso nelle indagini risultano coinvolti anche loro nell’aggressione e rapina nei confronti di tre cittadini cinesi messa a segno a Giarre che stavano entrando in auto con un bagaglio. In quell’occasione furono arrestati dopo un rocambolesco inseguimento Salvatore Bonaccorsi di 28 anni, Salvatore Calvagna di 34 anni, Salvatore Giuffrida di 31, Giovanni Trovato di 28 ed il cittadino senagalese Moustapha Diop Serigne di 49 anni.

Il Diop, infatti, pur non partecipando all’aggressione delle vittime, in occasione della rapina era stato notato più volte transitare, a bordo di un’autovettura poi risultata rubata, nei pressi del luogo del delitto.

L’analisi dei contatti, rilevati sugli apparecchi telefonici sequestrati, ha permesso di accertare numerose chiamate incrociate tra il Diop  e Calvagna Salvatore che dimostravano il coinvolgimento del cittadino senegalese nei fatti.

Gli altri cinque complici, impossessatisi del bagaglio, riuscivano a fuggire a bordo di una delle autovetture con cui avevano raggiunto Giarre.

In sede di denuncia le vittime dichiaravano che all’interno della valigia era custodita la somma di euro 60 mila euro circa, cifra che sarebbe dovuta servire ad effettuare un pagamento di merce già ricevuta. Oggi i nuovi fermi che hanno consentito di bloccare gli altri complici.

Nel corso delle indagini  sono state sequestrati quattro veicoli, rubati sui quali erano state apposte targhe a sua volta rubate. Durante alcune perquisizioni nell’abitazione di Cristian Gallo è stata sequestrato mezzo chilo di cocaina.

A seguito degli interrogatori di garanzia, il G.I.P. del Tribunale di Catania ha confermato il provvedimento ed emanava le relative ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati.