Sospendono la protesta i lavoratori precari del teatro Bellini di Catania. Il 6 maggio i precari del teatro etneo avevano deciso di salire sul tetto del teatro Sangiorgi, dove si trovano gli uffici amministrativi del Bellini, per protestare contro la precarietà a cui la politica li ha condannati. I lavoratori saliti sul tetto hanno alzato la voce contro l’annoso problema del lavoro precario.

Nella giornata di ieri una delegazione di dipendenti del teatro catanese è stata ricevuta dal presidente della Regione Musumeci e dal suo vice Gaetano Armao. Al vertice, che si è svolto a palazzo Esa, hanno preso parte le organizzazioni sindacali Snalv, Confsal, CGIL, CISL, Uil, Ugl, l’assessore Sandro Pappalardo, il soprintendente del teatro Massimo Bellini, Roberto Grossi e il sindaco di Catania Salvo Pogliese

Musumeci ha assicurato che non c’è nessuna volontà di affossare il Teatro, ma ha anche detto chiaramente che occorre trasformare l’Ente in Fondazione. Il regolamento sarà scritto con le organizzazioni sindacali a tutela dei lavoratori. Non solo. Grazie alla notizia di poche ore fa per cui è stato firmato l’accordo Stato-Regione, quest’ultima avrà più possibilità di manovra e riuscirà a garantire i fondi necessari per il prossimo triennio.

Martedì arriverà il voto per il Collegato alla finanziaria che permetterà lo stanziamento di fondi che, comunque, servono anche per la tanto attesa stabilizzazione dei lavoratori precari. È questo l’impegno del presidente.  I lavoratori saliti sul tetto due giorni fa hanno deciso intanto di sospendere la loro protesta ad alta quota, ma non il loro stato di agitazione. Questa mattina si riuniranno in assemblea. “La riunione è stata positiva ma aspettiamo di vedere fatti concreti. I lavoratori sono stanchi di essere presi in giro e attendono una svolta definita una volta per tutte”, afferma Antonio Santonocito, segretario regionale Snalv, Confsal.

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